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È un Crotone completo già all’80 per cento. L’affermazione arriva da chi questa squadra la sta tirando su, con la supervisione del tecnico Menichini e l’aiuto dei validi collaboratori Drago e Macri. «Era una nostra richiesta quella di partire per il ritiro con la squadra formata all’80/85 per cento e questa richiesta è stata esaudita – spiega il preparatore atletico Andrea Bonatti al suo secondo anno col Crotone – per cui bisogna riconoscere i meriti alla società che per il secondo anno consecutivo ci permette di iniziare a lavorare quasi con la rosa completa».Proprio Bonatti fa il punto della situazione dopo il primo step di preparazione. «Abbiamo trovato un gruppo estremamente disponibile, ed è la cosa che personalmente più di ogni cosa mi ha colpito, a sopportare i carichi di lavoro che sono stati molto più intensi rispetto allo scorso anno e a sopportare la nostra modalità di gestione che è molto intensa e a tratti anche aggressiva. Pretendiamo molto durante l’allenamento perché noi prevediamo, durante gli allenamenti, di ricalcare ciò che si presenta in gara e ciò che distingue la gara dall’allenamento è l’aspetto agonistico per cui lo richiediamo anche durante la settimana per avere l’abitudine a certi atteggiamenti. Da questo punto di vista – prosegue – abbiamo apprezzato l’enorme disponibilità da parte di tutti e questo non è sempre correlato con l’età dei giocatori ma proprio perché è una caratteristica umana. E se devo essere sincero abbiamo anche una buona qualità anche se la nostra esigenza da questo punto di vista pretendiamo sempre qualcosa di più. Però abbiamo lavorato molto sulla concentrazione, sull’apprendimento dei concetti, tanta tattica, lavoro con la palla per cui il bilancio finale è più che positivo». La differenza sostanziale rispetto allo scorso anno è la condizione con la quale i ragazzi si sono presentati al ritiro. «Infatti lo scorso anno non eravamo molto soddisfatti delle condizioni di molti, ma quest’anno si è vista la differenza e il fatto che il gruppo abbia sopportato i carichi di lavoro che sono stati superiori allo scorso anno, la dice tutta». Ma la cosa che al tifoso interessa maggiormente è se la rosa di quest’anno è più o meno forte rispetto a un anno fa. «Migliorata per quanto riguarda i ricambi, sicuramente. Faccio un esempio: lo scorso anno a luglio Vinetot e Tedeschi non erano all’altezza. Adesso invece sono cresciuti tantissimo e chi è alle loro spalle ha già di frotne due elementi dalle qualità superiori. Stessa cosa posso dire per Ristovski e Maiello che hanno impressionato favorevolmente, o come Eramo che rispetto allo scorso anno ha avuto una crescita enorme e l’abbiamo ritrovato in condizioni ancora migliori della fine del campionato». Un lavoro da parte della società decisamente positivo nel saper scegliere anche se c’è l’unica incognita che grava sulla squadra. «Chi andrà a sostituire Nello Cutolo? È questo che dobbiamo capire, se per esempio ce lo abbiamo già in rosa oppure no, ma noi siamo fiduciosi nella capacità di scelta della società».

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