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REGGINA – MODENA 4-1
La Reggina vince la prima e si segnala tra le squadre più accreditate del campionato che contro la “bestia nera Modena” è apparsa più lucida e meglio attrezzata. La ricerca del gioco è una costante soprattutto per la Reggina vogliosa di riscatto dopo la sconfitta in coppa. La partita stenta a decollare ma la Reggina si sveglia per prima. Al 21’ Emerson lancia Campagnacci che si coordina e tira di collo sinistro, dal basso verso l’alto. Caglioni è fulminato. La squadra amaranto sfiora il raddoppio due minuti dopo. Rizzato mette al centro per Bonazzoli, la cui girata di testa sfiora il palo. La Reggina cresce, il pubblico gradisce e il tifo comincia a salire d’intensità. Al 41’, Campagnacci fa ancora felice il suo allenatore e gli oltre cinquemila del “Granillo”. Prima perde palla e tutti imprecano contro di lui, poi recupera su Perna e si presenta solo al limite. Il tiro alla destra del portiere, termina in rete nel tripudio generale.
La Reggina porta a tre le marcature in avvio di ripresa con lo splendido assolo di Missiroli che trova un ampio varco e taglia fuori Carini, ultimo avversario. L’azione personale è una chicca, il tiro d’esterno destro con palla sul palo e poi in rete, alla destra del portiere, la ciliegina sulla torta.
La Reggina si rilassa e fallisce il quarto con con Bonazzoli che tutto solo perde l’attimo. Soffre la squadra amaranto sul ritorno avversario e subisce il gol di Di Gennaro che accorcia. Ci pensa Rizzato (29’ st) a ristabilire le distanze concludendo con un tiro forte, angolato e basso, un’azione di rimessa iniziata da De Rose e proseguita da Ceravolo. Il centravanti, appena entrato, si è involato verso l’area, servendo alla perfezione l’esterno sinistro che ha fatto centro con una conclusione verso l’angolo opposto. La partita è chiusa, ma c’è il tempo per esaltare le qualità di Kovacsik il cui esordio in campionato è positivo.
Commenti positivi, quindi, per questa Reggina che si ricandida per la promozione. Bravo Breda nelle scelte e nei cambi. Ha sostituito a tempo debito i due attaccanti un po’ stanchi, dando nuovo impulso all’azione offensiva con punte più fresche. Prossimo avversario, il Padova.

CROTONE – LIVORNO 2-1
Il Livorno festeggia con due rigori. Stecca il Crotone alla prima in casa, dunque, contro un Livorno sornione che aspetta il momento buono per castigare uno dei pochi errori della difesa rossoblu. Una sconfitta amara che i rossoblu devono ingoiare e fare un po’ di mea culpa specie occasione dell’azione del secondo gol. Nel Crotone Loviso si accomoda in panchina, in difesa riecco Correia alla sua prima gara stagionale. Florenzi sale a centrocampo mentre in attacco spazio al trio De Giorgio, Djuric e Ciano. La partita parte a velocità sostenuta ma grazie solo al Crotone. E anche se il primo tiro lo faranno i toscani, non saranno 45 facili per Lambrughi e soci. Al 6′ punizione di Geneviev deviata in angolo da Belec. Il Crotone passa in vantaggio al 12′: angolo di Ciano, mischia nel cuore dell’area toscana, tocco di testa di Eramo per Florenzi che anticipa tutti, portiere compreso, e segna il suo primo gol in serie B all’esordio. Il Livorno reclama un rigore tre minuti dopo per un presunto fallo di mano di Vinetot, ma lo ottiene al 17′ quando Eramo salta scomposto nel tentativo di anticipare un cross nato da una punizione. Palazzino, sempre vicino all’azione, indica il dischetto e Dionisi trasforma calciando centralmente. Al 32′ Djuric stacca di testa anticipando il portiere, ma la sua conclusione scavalca la traversa. Al 35′ Ciano pericolosissimo su punizione: Bardi di pugno si deve salvare in angolo. È sfida aperta tra Ciano e Bardi: punizione del rossoblu dai 25 metri e Bardi si esalta deviando in angolo. È un Crotone tambureggiante che mette alla frusta il Livorno che si deve salvare tre volta da mischie incredibili nell’area piccola di rigore. Si va al riposo sul’1-1 e nella ripresa la manovra del Crotone non è spumeggiante come nel primo. È Geneviev che al 13′ impegna Belec con una conclusione da lontano mentre al 17′ De Giorgio non trova lo specchio. Il primo pericolo per Bardi nella ripresa si materializza al 23′ quando Vinetot interviene di piede su un traversone dalla trequarti ma la conclusione è centrale. Al 40′ il Livorno incassa un regalo del Crotone che sbaglia il fuorigioco, Belec esce a valanga su Dionisi rimediando, ma poi Correia commette un’ingenuità regalando il pallone ancora a Dionisi sul quale Belec deve commettere fallo da rigore. Che lo stesso Dionisi trasforma per il 2-1. Il Crotone ha un sussulto nel finale di gara quando capita sul piede di Caccavallo (in foto) la palla giusta per il pareggio. Bardi però conserva la vittoria.

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