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Bisognerà vincere al “Sivio Piola” per giocarsi la serie A in finale con la vincente di Padova e Varese. Finisce a reti bianche Reggina-Novara, una partita intensa e giocata a buoni livelli da entrambe le formazioni. Con i padroni di casa superiori sul piano del gioco, ma spuntati. E che a tempo scaduto rischiano addirittura di capitolare. Alla fine risultato giusto: con un paio di occasioni per parte che, in virtù del miglior piazzamento in regular season, premia gli ospiti. Atzori conferma il solito 3-5-2 con Adejo che rientra dalla squalifica e prende il posto di Cosenza, N.Viola preferito a Rizzo al fianco di Tedesco e il tandem Bonazzoli-Campagnacci avanti. Dall’altra parte del campo l’unico assente nello scacchiere di Tesser è Gemiti, al suo posto sulla corsia sinistra gioca Gigliotti. Per il resto confermato in blocco l’undici che ha dato più garanzie nel corso della stagione dominata per ampi tratti, e che si distende in campo nell’ormai supercollaudato 4-3-1-2 che ha fatto le fortune degli azzurri piemontesi negli ultimi due anni nella scalata dalla Prima Divisione all’anticamera della A. Quindi Morganella e Gigliotti sulle fasce, Lisuzzu e Ludi al centro, in mezzo Marianini, Porcari e Rigoni, per finire con Motta alle spalle del temibile duo Bertani-Gonzales, quest’ultimo non al 100%.
Coreografia da brivido e curva Nord che riapre dopo la retrocessione di due anni fa per far posto agli oltre 18mila tifosi reggini. Uno spettacolo mai visto a queste latitudini da quando la serie A è solo un ricordo. Padroni di casa subito avanti. Ma è il Novara a sfiorare il colpaccio al 90°, quando Rubino si fa neutralizzare da un immenso Puggioni un tiro da distanza ravvicinata, servito da Bertani che aveva approfittato di una disattenzione madornale di un ottimo Costa.

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