X
<
>

Condividi:
2 minuti per la lettura

La Casertana vince con il minimo sforzo contro una Rossanese che piange e recrimina. Per un risultato assolutamente bugiardo, per tre clamorose occasioni sprecate sul più bello e per una classifica che si fa sempre più difficile. I campani fanno poco o nulla se non il gol scaturito in mischia su azione d’angolo, i bizantini prendono a pallonate Apuzzo, pipelet ospite baciato dalla fortuna. Per tutti i 90′ minuti è la Rossanese a menar le danze, con la Casertana che sta, per lo più, a subire passivamente il gioco comunque poco pungente di Orlando e soci. Colle architetta un 4-1-4-1 per sopperire alla pesantissima assenza di De Lorenzo là davanti (ieri ha scontato l’ultima delle tre giornate di squalifica, tre giornate, guarda caso in cui i rossoblù hanno prodotto poco in termini di punti) con Vezzoli davanti alla difesa, Orlando prima punta adattata e d in mezzo una linea mediana composta da Calomino, De Simone per vie centrali, Spinelli e Canotto sulle fasce. Dietro Granata e capitan Scarlato fanno buona guardia a Ramunno che non corre alcun pericolo reale. Grassadonia, tecnico ospite, prospetta un classico 4-4-2 orfano però di Sarli squalificato e di Sergi che, non al top, inizialmente si accomoda in panchina. Cordua e Corsale a centrocampo sono i migliori fra le fila ospite, Giglio è evanescente e puntualmente neutralizzato dalla coppia centrale difensiva della Rossanese. Marco Colle è rabbuiato perché la sua squadra avrebbe potuto segnare, raddoppiare e forse triplicare ed invece ha perso. Il pensiero del tecnico va subito alle tre nitidissime occasioni da rete: «Quando ci si trova soli davanti al portiere per tre volte – dice subito l’allenatore della Rossanese – non la si mette dentro e loro vanno a segno in mischia, brucia. Alla fine il risultato è bugiardo. Mi dispiace per la squadra per l’ambiente, almeno un pareggio sarebbe stato più bello. Purtroppo gira così, quando c’è da salvarsi queste cose bisogna metterle in conto». La classifica si complica anche se, onestamente, le altre non corrono. «Più che la classifica guardo la squadra. Dovremo anche verificare l’entità del danno che ha costretto Orlando ad uscire dal campo. Senza una pedina come lui, ne risente l’economia della squadra. Quando è uscito abbiamo accusato la perdita di un uomo importante come Orlando. Lo abbiamo già notato in queste tre giornate senza De Lorenzo, ora mi auguro che per lui son sia nulla di grave».

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE