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MATERA- Certo, i tempi non sono facili ma ad abbandonare al proprio destino anziani e disabili, questa amministrazione non ci ha mai lontanamente pensato.
Lo dimostra la compattezza della giunta nelle scelte adottate per l’approvazione del bilancio.
Parola di Eustachio Quintano, assessore comunale impegnato fino all’approvazione dell’atto, in una operazione di vera e propria chirurgia economico finanziaria.
Nella ricostruzione che compie l’assessore, chiarisce anche alcuni passaggi in risposta alle dichiarazioni dell’ex sindaco Adduce in particolare sui costi relativi al trasferimento dei rifiuti da Matera: «Il 23 aprile del 2015 con una delibera di giunta, l’ex sindaco Adduce, aveva preso atto della comunicazione del responsabile di settore che gli comunicava che il costo del ciclo dei rifiuti sarebbe aumentato di circa 4,5 milioni. Coincidenza? Calcoli storicizzati? L’obbligo, a quel punto, sarebbe stato quello di adottare delibere consequenziali, qualora il costo sia maggiore dell’anno precedente».
E per confutare questa sua osservazione, Quintano chiama in causa l’ex consigliere comunale Michele Paterino che «Il 14 maggio scorso ricordava ad Adduce di approvare il bilancio, costruito per tempo.
In quell’occasione, però, non si è proceduto perchè c’era uno scompenso di 5,5 milioni di cui 2,5 dipendevano dai minori trasferimenti dello Stato.
In quel caso avrebbe dovuto aumentare la Tari di 4,5 milioni e decidere se uincrementare le tasse.
Capisco perchè Adduce non lo ha fatto. Si sarebbe presentato all’elettorato con un aumento consistente».
E sulla scarsa conoscenza del bilancio da parte di Adduce, Quintano aggiunge: «Era venuto in commissione sostenendo di conoscerlo a menadito perchè un sindaco non può affidarlo solo all’assessore.
In consiglio comunale, invece, ha sostenuto di non aver avuto modo di guardare il bilancio nei suoi dettagli.
Il suo bilancio – ricorda Quintano – era pronto, avrebbe potuto approvarlo. D’altronde l’emendamento che mi avevano proposto era irricevibile, come ha confermato la Ragioneria con il suo parere tecnico contrario, come hanno fatto i revisori dei conti.
Adduce avrebbe voluto ridurre la Tari di 1,5 milioni.
Come? 750 mila euro finanziati dall’avanzo di amministrazione, gli 800 mila euro rimanenti, aveva detto, sono costi che non si giustificano. La Tari – precisa invece Quintano – è una imposta di scopo, che si raccoglie per pagare il ciclo dei rifiuti».
L’approvazione del bilancio, insomma, avrebbe potuto essere frenata dalla bagarre politica? «Così avrebbe voluto Adduce – dice ancora Quintano.
In quanto all’aumento della Tasi, come aggiunge l’assessore, gli incrementi intervengono in modo minimo anche per gli affittuari fino a cifre pari a sole poche decine di euro, a favore però di chi stenta a sopravvivere.
«Con queste operazioni finanziamo classi deboli come gli anziani e i disabili sia per l’assistenza domiciliare che per quella scolastica che non si limita solo per le lezioni».

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