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Lo scandalo a luci rosse travolge (di nuovo) il Palazzo. L’amministrazione: «Notizie fantasiose». Ma la giovane chiude il profilo Facebook

di LEO AMATO

POTENZA – Servizio in stanza per dipendenti della Regione in cerca di emozioni a prezzo ragionevole. Basta indicare il palazzo, il piano e il numero dell’ufficio, poi pensa a tutto lei. Incluso il passaggio dagli ingressi presidiati da tornelli e agenti di vigilanza. Per non creare inutili imbarazzi con le guardie e i colleghi sparsi tra i corridoi. E’ la ricetta di una giovane escort che a Potenza avrebbe perfezionato l’offerta di sesso su ordinazione, con consegna direttamente in ufficio e in orari di servizio. Una trovata per permettere ai suoi clienti di vincere noia e insoddisfazione, senza il pensiero di dover timbrare il cartellino in uscita e cercare un posto al riparo da occhi indiscreti. Il caso è esploso dopo che la donna ha adescato un giornalista, che si è finto dipendente della Regione raccogliendo l’offerta di una “consegna” in ufficio. La reazione di via Anzio, di fronte all’articolo pubblicato sulla Gazzetta del Mezzogiorno, non si è fatta attendere. Il capo ufficio stampa ha parlato di «fango» e «notizie fantasiose».

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