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CATANZARO – Altro che regalo da trovare nella calza. Gli abitanti del quartiere Piano Casa, per la Befana, hanno fatto i conti con una brutta sorpresa: ieri mattina la statua di Padre Pio non c’era più. Sparita dalla chiesa della Pietà, a Fondachello. Rubata. 

Ma a riprendere il ladro della statua sono le telecamere piazzate a pochi metri dall’entrata della chiesa. Le quali riprendono tutto: l’orario, i movimenti, i gesti di un uomo che all’una e trenta circa della notte sfonda a furia di calci il portone d’entrata. Entra nella struttura, preleva la statua di Padre Pio, e la carica sull’automobile, una cinquecento vecchio modello. Tutto in un minuto e venti secondi. 

 L’uomo, inoltre, non preleva altro. I soldi, le altre statue, qualsiasi altro oggetto non sono di suo interesse. Si fionda direttamente sulla statua di Padre Pio. Che tra l’altro, a conti fatti, non è di grande valore commerciale , circa 300-400 euro. Al contrario, invece, di quello simbolico. Perché la comunità cristiana che frequenta la parrocchia ci teneva e ci tiene, come sottolinea don Salvino Cognetti. «La statua non era di grande valore, ma qui tutti quanti ci erano affezionati e devoti da molto tempo. Infatti, in passato, è stata anche utilizzata in alcune processioni. Per questo motivo, quando abbiamo appreso la notizia, siamo rimasti scioccati da quanto accaduto. Lo dimostra il fatto che decine di fedeli ma anche di associazioni sono corse in chiesa per verificare il furto. E se consideriamo che è accaduto proprio nella notte dell’Epifania, il dispiacere e l’amarezza è ancora maggiore».  

A scoprire il furto è stata una donna delle pulizie, arrivata in chiesa già dalle prime ore della mattina, come tante altre volte. Mai però avrebbe voluto trovare una fotografia simile: porta distrutta e statua rubata. Inevitabile non accorgersene. I segni lasciati al portone d’ingresso sono evidenti e l’assenza della statua si fa notare. Così, l’immediato allarme a don Salvino Cognetti e ai carabinieri, i quali da subito si sono messi alla ricerca del colpevole. Partendo dalle immagini delle telecamere che riprendono i fatti e l’uomo che con la sua cinquecento ha portato via con sé la memoria materiale di Padre Pio. «Non riusciamo a capire il motivo per cui un uomo debba essere entrato con tale forza nella chiesetta per rubare la statua di San Pio da Petralcina. E perché- continua don Salvino- abbia deciso di portar via solo quella, visto che all’interno erano presenti altri oggetti di valore. Noi siamo addolorati e speriamo che al più presto possa ritornare nella nicchia che le avevamo dedicato».

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