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«NON si può installare alcun impianto di telefonia presso la torre faro del Campo Sportivo. Consiglio al dirigente di revocare immediatamente questa determina balneare del 30 luglio scorso». Sono ferme e dure le parole del consigliere comunale del Partito Democratico Angelo Montemurro che solleva una questione quantomai attuale come quella che riguarda una nuova installazione telefonica nel cuore della città. L’ultima volta, con una sollevazione popolare che ha coinvolto un intero quartiere, era stata bloccata la questione riguardante l’antezza del rione Agna in attesa di un regolamento comunale che dovrà disciplinare l’installazione delle antenne e le zne nelle quali queste stesse potranno essere previste.

«E senza una disciplina che il Consiglio comunale ha indicato come necessaria nel 2012 non si possono autorizzare questo tipo di installazioni».

Montemurro ricorda «con estremo stupore che il dirigente in data 30/07/2014, a ridosso delle ferie estive e solo dopo “appena “ 2 anni dalla richiesta, concede alla società DE.FA. s.a.s (non sembra iscritta al registro delle imprese) l’uso della torre faro del campo sportivo per l’installazione di un impianto di telefonia mobile e l’occupazione di una porzione di terreno di circa 20 metriquadri per l’alloggiamento dei suoi apparati.

Dov’è il regolamento comunale che disciplina l’installazione degli impianti di trasmissione?

Il dirigente ha verificato dalle tavole dell’ing. Fantasia che in una prima analisi redatta in via Sicilia si raggiunge un valore di campo elettrico di 3 volt/metro? Cioè vicino alla soglia di attenzione stabilita dal D.P.C.M. 08/07/2003 che fissa i limiti di esposizione, i valori di attenzione e gli obiettivi di qualità?» scrive lo stesso Montemurro.

«Inoltre nelle tabelle di misurazione effettuate dall’ing. Fantasia si evince chiaramente che la zona del Campo Sportivo è la zona più contaminata da inquinamento elettromagnetico e poiché è una zona fortemente antropizzata e con presenza di scuole dell’infanzia e primaria, nelle tabelle si doveva indicare il valore di attenzione e non il limite di esposizione come dichiarato dal dettaglio normativo motivo per cui, penso che non si possa continuare ad invaderla di antenne a discapito della salute dei cittadini e degli alunni delle scuole limitrofe.

Voglio ricordare che nel sito del Comune, dove sono presenti questi dati, è riportata l’analisi fatta dal sindaco e dall’assessore al ramo che riporto testualmente:

“Questo strumento (lo studio dell’ing. Fantasia) ci aiuta a pianificare una nuova organizzazione delle localizzazioni delle antenne telefoniche e radiotelevisive, a cui le compagnie telefoniche dovranno attenersi al fine di evitare l’istallazione in luoghi non idonei (vedi il caso di c.da Agna) oppure in zone con criticità dovute alla alta concentrazione di impianti radiotelevisivi (zona Murgecchia e stadio comunale).

I comuni, secondo una recente sentenza del Consiglio di Stato, hanno il potere di dettare disposizioni regolamentari (e quindi generali), per assicurare il migliore insediamento, sotto il profilo urbanistico e territoriale, degli impianti di telecomunicazione, tenendo anche conto dell’esigenza di minimizzare l’esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici.

La giurisprudenza ha quindi più volte riconosciuta la legittimità dell’esercizio di tale potere, posto a presidio di interessi di rilievo specifico a livello locale, quali la presenza di siti che, per la loro destinazione d’uso, possano essere qualificati particolarmente sensibili alle immissioni elettromagnetiche.

Per cui consiglio al dirigente di revocare immediatamente questa determina “balneare”, nonché all’ARPAB di effettuare ulteriori analisi specifiche su di un sito sensibile  e di esprimere parere contrario alla compatibilità del progetto presentato ai limiti di attenzione ed agli obiettivi di qualità nonché all’assemblea consultiva permanente di verificare con attenzione che vengano condotti studi più approfonditi, completi e dirimenti per salvaguardare il diritto alla salute dei cittadini».

 

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