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POLICORO – Domenica sono riprese per qualche giorno le ricerche di Ciro Cicalese, l’uomo di 62 anni di Marano (Na) scomparso il 28 agosto scorso da via Catone, zona residenziale del centro jonico. A quattro mesi di distanza dalla sua sparizione con quella di ieri sono tre le occasioni in cui volontari, forze dell’ordine, vigili del fuoco setacciano il circondario alla ricerca del turista. La sera del 28 agosto, Ciro era in sella alla sua bicicletta e faceva ritorno a casa dalla zona lido preceduto dalla moglie Gabriella, la quale una volta arrivata al cancello di casa si è girata e non ha visto a più il congiunto. O meglio, lo ha visto voltare in una traversa parallela alla propria abitazione pensando che stesse facendo un giro aggiuntivo prima di rientrare nella sua casa. E invece da quel momento di Ciro non si sono avute più notizie. Qualche ora dopo, circa le 21, l’ultimo avvistamento in via Lido 3 alle spalle della stazione ferroviaria dove l’uomo, forse in stato di incoscienza, si sarebbe recato convinto che quella fosse la sua abitazione. E invece una donna dello stabile rispondendo al citofono gli avrebbe detto che quello era l’indirizzo sbagliato. Così nella tarda serata del 28 agosto non vedendolo rientrare i familiari hanno dato l’allarme e i soccorsi hanno ritrovato solo la bicicletta con una ruota sgonfia fuori dal cancello della palazzina di via Lido 3. Nei giorni successivi le ricerche in tutta l’area non hanno dato gli esiti sperati dai familiari i quali non si sono mai persi d’animo e hanno tappezzato Policoro di manifesti con la foto di Ciro. Qualche avvistamento nelle settimane seguenti ci sarebbe stato in Calabria, ma si pensa che possa trattarsi di un sosia. Così è stata avvisata anche l’associazione Penelope, specializzata con l’ausilio di un cane molecolare nella ricerca di persona sparite nel nulla, ma niente di fatto. Si pensa, tra le varie ipotesi, che Ciro, il quale nel momento in cui ha fatto perdere le proprie tracce indossava un costume e maglia nera e non aveva con sé documenti né soldi, si possa essere perso in zona e non, come sostiene qualcuno, abbia preso un treno o salito su un bus del servizio sostitutivo delle ferrovie dello Stato per andare nel primo luogo utile dopo Policoro. Da qui si riparte alla ricerca di Ciro, le cui condizioni di salute sono precarie.

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