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L’INCONTRO della scorsa settimana non era a una sola voce. E chi come il sindaco di Lagonegro Domenico Mitidieri si è espresso a favore di nuovi progetti di estrazione è «del tutto inadeguato a poter rappresentare nella prossima campagna regionale le istanze dei sindaci e del territorio che in questi anni si battono per mettere uno stop alle trivellazioni».

Dopo il sindaco di Spinoso, anche quello di Craco, Pino Lacicerchia, ha deciso di intervenire per spiegare il senso della sua partecipazione a Roma all’appuntamento con l’ingegnere Franco Terlizzese direttore generale del settore risorse minerarie del Ministero per lo sviluppo economico. Per capirsi, il capo dell’ufficio che ogni anno amministra royalties per il petrolio estratto in Basilicata e quanto resta del bonus benzina. Nonché a breve il nuovo fondo per infrastrutture e occupazione nell’area delle estrazioni previsto dalle leggi che hanno tradotto lo spirito del “Memorandum” sottoscritto ad aprile del 2011 tra il presidente della Regione Vito De Filippo e l’ex sottosegretario azzurro Guido Viceconte. 

«Ho partecipato poiché invitato a far parte di una delegazione – ha precisato Lacicerchia in un comunicato anticipato all’Organizzazione lucana ambientalista – che consentiva di approfondire le tematiche legate all’estrazione di idrocarburi in Basilicata e portare la voce di amministratori e movimenti che si battono per uscire da tale fase, cosa che ho fatto in evidente dissenso con gli orientamenti del dirigente ministeriale e dello stesso  sindaco di Lagonegro che vorrebbe forse promuovere estrazioni nel suo territorio».

Lacicerchia sottolinea che nell’incontro avrebbe evidenziato la sua contrarietà all’aumento delle estrazioni in Val d’Agri, alle trivellazioni in mare e a nuove trivellazioni su terraferma. Inoltre avrebbe preso posizione per la «fuoriuscita» della Basilicata dal novero delle regioni petrolifere. Quanto al dato politico, invece, ha ribadito che «non esiste una visione unitaria dei sindaci e men che meno esiste la possibilità che con molti di loro si possa condividere opzioni politiche per le prossime regionali».

Sempre ieri l’Organizzazione lucana ambientalista ha inteso contro-replicare, dal canto suo, al sindaco di Spinoso, Pasquale De Luise, a sua volta presente all’incontro al Ministero dello sviluppo economico la settimana scorsa assieme a Lacicerchia, Mitidieri e il sindaco di Muro Lucano Gerardo Mariani. «È giunto il momento che i sindaci della Basilicata difendano, in prima linea, la nostra terra – assieme a tutti i cittadini – dall’assalto annunciato dal decreto attuativo dell’articolo 16 sulle liberalizzazioni e dalle trivelle promesse dal governo con il nuovo Memorandum che, oggi, anche lo stesso ex presidente della Regione, Vito De Filippo, dichiara essere fallito, dopo aver varato una moratoria bluff bocciata dal governo, e che invece il sottosegretario Bubbico fa finta di non conoscere». Così  gli ambientalisti dell’Ola, che lo esortano a opporsi ai programmi delle compagnie petrolifere nel territorio del suo comune, e a prendere una posizione anche sul piano di emergenza esterna del Centro oli di Viggiano e le eventuali correlazioni tra le attività estrattive in Val d’Agri e l’inquinamento delle acque del Pertusillo. 

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