X
<
>

Condividi:
2 minuti per la lettura

Mille litri di latte sono stati sequestrati dal Corpo forestale in un caseificio di Nicotera (Vv). Il sequestro è stato motivato dal fatto che il latte era privo della certificazione di provenienza. Al titolare del caseificio, al quale è stata elevata una sanzione amministrativa, è stato imposto di di effettuare la pastorizzazione del latte e la trasformazione in formaggi. Tale prescrizione sanitaria è stata adottata al fine di compiere una successiva fase di campionamento ed analisi sul prodotto trasformato, per la valutazione dei parametri relativi all’eventuale presenza di enterobatteri quali la Salmonella o la Brucella, spesso causa di gravi infezioni nell’uomo.
Il provvedimento, è scattato al termine di un’ispezione nel corso della quale sono stati controllati il laboratorio di trasformazione, le celle frigorifere ed i locali di stoccaggio delle materie prime, utilizzate dall’azienda per la produzione dei prodotti lattiero caseari.
Proprio all’interno di una cisterna refrigerata in acciaio inox, è stato rinvenuto il quantitativo di latte che, dall’esame della documentazione in possesso al titolare, è risultato privo della prescritta certificazione di provenienza, in violazione delle vigenti norme sulla rintracciabilità dei prodotti alimentari, previste dai regolamenti della Comunità Europea.
I militari del CFS inoltre approfondendo le indagini, sono riusciti ad identificare anche la persona o che aveva effettuato il trasporto della partita di latte sequestrata, alla quale è stata elevata una sanzione amministrativa pari a 2000 euro, per irregolarità nella compilazione dell’apposito registro di trasporto.

ALTRI CONTROLLI
Nel corso dell’operazione è stata ispezionata anche un’azienda agrituristica ubicata nel comprensorio di Monte Poro, nella quale gli Agenti del CFS di Spilinga, con l’ausilio del personale medico veterinario dell’ASP di Vibo Valentia, hanno rinvenuto alcune confezioni di alimenti preconfezionati surgelati che presentavano il termine minimo di conservazione superato da più di due anni. All’interno di un banco frigorifero, sono stati ritrovati cosce di rana provenienti dal Vietnam, fagiani provenienti dalla Gran Bretagna e preparati per risotto di mare che sono stati immediatamente sottoposti a sequestro sanitario ed avviati alla distruzione tramite conferimento a ditta specializzata per lo smaltimento.

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE