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IERI mattina i carabinieri del Noe (Nucleo operativo ecologico) sono entrati nello stabilimento Sider per verificare che i primi lavori per la messa in sicurezza fossero terminati. E così è stato. Il gruppo Pittini, nei tempi previsti, ha portato a termine quanto prescritto dal Gip nell’ordinanza per la concessione della facoltà d’uso. Entro il prosssimo dicembre, intanto, dovranno essere realizzati gli aspiratori per evitare le emissioni nell’aria dei fumi nocivi. Alla luce di ciò c’è da sperare che nelle prossime ore si proceda con il dissequestro dello stabilimento. Un provvedimento atteso dai lavoratori della Sider ma anche da quelli dell’indotto.

In giornata si è tenuto anche un incontro tra Rsu (Rappresentanze sindacali unitarie)  di stabilimento e  rappresentanza aziendale per fare il punto della situazione. In primis quello legato all’aspetto economico visto che i 250 dipendenti dopo il sequestro dello stabilimento erano stati messi  in libertà. Provvedimento che  non prevede alcun sostegno economico.

Al termine dell’incontro di ieri, invece, è stato deciso che, per quanto concerne la copertura economica che interessa il periodo che va dal 25 luglio scorso al prossimo 11 agosto di «utilizzare contratti di solidarietà e rol (riduzione dell’orario di lavoro) aziendali».

L’emergenza, però,  non può dirsi  tuttavia completamente rientrata.

I vertici aziendali, infatti, hanno fatto  presente che anche in caso di completo dissequestro delle aree richieste, «l’attività produttiva non potrà riprendere prima del prossimo 2 settembre».

“L’emergenza occupazione e il timore dei lavoratori non vanno in vacanza –  ha fatto sapere  Marco Lomio, segretario regionale della Uilm Basilicata –  e noi non possiamo stare a guardare inermi».

Il lasso di tempo che «ci separa dal prossimo 2 settembre deve servire a rimettere in moto il cuore dell’industria potentina» e pertanto la Uilm Basilicata si augura che  «azienda, sindacati e istituzioni possano contribuire ciascuno in base al proprio ruolo ad agire in concerto, al fine di riuscire davvero a ripartire con la produzione già nei primi giorni di settembre, senza ulteriori slittamenti».

Intanto, ricordiamo, che martedì è  passata con voto bipartisan la risoluzione del Consiglio regionale sul caso Siderpotenza. Il documento rielabora i precedenti che erano stati presentati da maggioranza e opposizione, dopo una discussione in cui è emerso il sostegno trasversale alle istanze dell’azienda ma soprattutto dei  lavoratori.

La risoluzione impegna la Giunta «ad avviare ogni azione per creare le condizioni di contesto utili a garantire lo sviluppo futuro della Siderpotenza e l’attuazione completa del piano di investimenti, partendo da quelli di natura ambientale e dal potenziamento della logistica».

al.g.

a.giammaria@luedi.it

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