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E’ stata travolta e uccisa sotto un grosso tir adibito al trasporto di carburante, la signora Anna Maria Femia, insegnante sessantenne della vicina Marina di Gioiosa Ionica. Intorno alle 16 e 30, il camion procedeva lungo Corso della Repubblica, nella direzione di marcia Reggio Calabria-Catanzaro. Si tratta della Strada statale 106, arteria che, attraversando il centro di Siderno, diventa a senso unico. Giunto all’incrocio con Via Tasso, per cause ancora in corso di accertamento, ha investito e travolto la malcapitata signora.
Il camionista 29enne Enzo Mazzotta, lametino, ha immediatamente arrestato la marcia, ma purtroppo non vi era più nulla da fare. Da una prima ricostruzione dei fatti sembrerebbe che la Femia fosse in procinto di attraversare la strada, in un tratto in cui è presente un semaforo e relative strisce pedonali. A questo punto avviene l’urto e, purtroppo per lei, va a finire sotto il camion, venendo trascinata per qualche metro. La scena che è apparsa ai primi soccorritori è stata straziante. Pare che il camionista, in evidente stato di shock, abbia dichiarato di non essersi accorto di nulla e di aver arrestato il pesante veicolo avendo sentito un rumore sordo. Sul luogo dell’incidente è tempestivamente giunta l’ambulanza del 118 in servizio presso l’ospedale civile di Locri, ma i sanitari non hanno potuto fare altro che constatare l’avvenuto decesso della sfortunata insegnante. Prontamente si sono portati sul posto anche gli uomini della Polizia Stradale di Brancaleone, guidati dall’ispettore capo Francesco Seminara, i quali si sono occupati dei rilievi del caso.
Il tratto dove si è verificato l’investimento è rimasto chiuso al traffico per circa tre ore. Il magistrato della Procura di Locri ha disposto la rimozione del cadavere e il trasporto della salma presso l’obitorio del nosocomio di Locri ed il sequestro del veicolo. Nel frattempo, sul luogo dell’incidente si è anche recato don Cornelio Femia, vicario vescovile, il quale ha effettuato l’estrema unzione. Grande strazio vi è stato all’arrivo dei parenti. Anna Maria Femia era sorella di Giovanni, medico di base, più volte presidente del Consiglio comunale di Marina di Gioiosa Jonica, molto conosciuto nel territorio per il suo impegno professionale e politico. Da testimonianze raccolte sul posto, emerge che Anna Maria Femia fosse appena uscita da un salone di parrucchiere che si affaccia sul Corso principale.

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