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REGGIO CALABRIA – Beni per un valore di circa 20 milioni di euro sono stati confiscati dalla Dia di Reggio Calabria ad un imprenditore reggino. Si tratta di Francesco Gregorio Quattrone, 56 anni. L’uomo destinatario in passato della misura di prevenzione della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno nel comune di residenza per la durata di due anni, irrogatagli nel 2000 dalla Corte di Appello di Reggio Calabria e diventata definitiva l’anno successivo, è considerato vicino al clan di ‘ndrangheta Libri. 

Il provvedimento di confisca del Tribunale di Reggio Calabria è stato emesso a seguito di una serie di accertamenti patrimoniali svolti dal Centro Operativo DIA di Reggio Calabria che avrebbero consentito di acclarare una manifesta sproporzione tra i modesti redditi dichiarati dall’imprenditore e del suo nucleo familiare in rapporto all’ingentepatrimonio aziendale e personale a lui riconducibile, già sottoposto a sequestro nel maggio del 2012 perchè ritenuto provento di attività illecite. 
In particolare sono stati sottoposti a confisca 59 unità immobiliari e produttive tra cui il patrimonio aziendale della ditta “L’Arca di Joli” ubicata nella frazione Gallina di Reggio Calabria, ricomprendente il noto ristorante albergo omonimo, la pizzeria “Unicità” e la sala ricevimenti con annessa ampia area giardino esterna “Luxury Ridge”; appezzamenti di terreno agricolo per un’estensione di oltre 360.000 metri quadri; 16 fabbricati. I beni sottoposti a confisca, saranno amministrati – ai sensi delle nuove disposizioni del Codice Antimafia – da personale dell’Agenzia dei beni confiscati che garantirà la prosecuzione delle attività aziendali.
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