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MATERA – Non siamo a Harvard (dove Mark Zuckenberg fondò  Facebook) ma a Matera nel pieno Sasso barisano. E’ qui che Applica, la società creata da Bruno Fortunato e Massimo Galante  a pochi passi dalla chiesa di San Pietro, produce  programmi, idee, applicazioni pronte a diventare operative in tutto il mondo, o almeno in quella parte che le trova interessanti (ed è sempre più ampia). Dalle scuole allo sviluppo ecocompatibile fino ai giochi, nella sede scavata nel tufo, si lavora ad almeno 30 progetti.  Non tutti i cervelli lucani scappano, molti come Bruno tornano a casa e ne convincono altri a fare lo stesso e il risultato è una realtà in crescita costante, nonostante la crisi morda tutt’intorno.  Fortuna? No, è piuttosto la convinzione che la preparazione e soprattutto la passione siano  l’arma vincente per crescere ad essere valore aggiunto fondamentale.  La reputazione di Fortunato, accumulata in pochi anni in multinazionali fra  Israele, Spagna e altri Paesi europei, gli è valsa la stima di Matteo Achilli, papà di Egomnia, un social network per trovare lavoro, che lo ha voluto con se’ per alcuni progetti.  Oggi a 31 anni, Bruno può contare su uno staff composto da una decina di giovani appassionati di nuove tecnologie e strumenti di comunicazione sociale, da fare invidia alle imprese che all’estero macinano milioni di fatturato. Dai 23 ai 26 anni il suo lavoro si è svolto in altri contesti, ma adesso le sue giornate trascorrono tra le mura in cui sono nate  le idee migliori, un  “peso” che non avverte perchè i risultati parlano da soli. «A volte sono i clienti, altre i ragazzi in azienda, le chiamate non mancano – spiega – L’anno scorso sono stato contattato da Matteo Achilli – spiega Bruno Fortunato che rivela, così l’identità dell’anima materana nel colosso social italiano – per una start up di social network  per le scuole, Fidenia. Stava cercando persone che volessero realizzare un progetto di ottimo livello tecnologico e insieme abbiamo realizzato questa idea utile per la condivisione fra docenti e studenti, per il social learning e la didattica. Oltre a questo, sono partiti altri progetti oltre a Egomnia che nel tempo è diventata più fruibile tanto da aver registrato circa 300 mila iscritti». Il rapporto con Achilli fa crescere ulteriormente Applica e aumenta l’entusiasmo dei suoi fondatori che hanno saputo trasformare una passione in professione.  «Tra collaboratori e dipendenti, siamo 15 persone. Ideama ha curato la nostra parte grafica e collabora con noi».  Se il futuro passa ancora attraverso la tecnologia, l’esperienza di Applica sta dimostrano che le professionalità del settore ci sono e che, se messe nelle condizioni di progettare, non lasciano la loro città d’origine. «Con noi – spiega Bruno Fortunato – lavorano ragazzi che si erano trasferiti in altre città dopo aver studiato in altre città o aver frequentato il liceo a Matera. Li ho convinti a tornare, perchè io stesso ho lavorato all’estero molti anni e poi sono  venuto di nuovo qui». L’esperienza all’estero non va trascurata. «A prescindere dal lavoro, bisogna respirare un’aria diversa anche nella terminologia, che a noi manca perchè siamo un po’ più artigiani. Dal punto di vista tecnologico, però, gli italiani non hanno niente da imparare dagli altri».

a.ciervo@luedi.it

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