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COSENZA – Il sindaco di Cosenza Mario Occhiuto sta già provvedendo a portare a conoscenza di uno spiacevole episodio, avvenuto questa mattina a Roma, l’amministratore delegato di Rete ferroviaria italiana Spa, Mauro Moretti, e per conoscenza anche il presidente dell’Anci Piero Fassino. Il primo cittadino di Cosenza si trovava nella capitale dove, insieme al direttore del dipartimento tecnico di palazzo dei Bruzi Carlo Pecoraro, stava partecipando a un incontro alla presenza di diversi interlocutori fra cui, in primis, funzionari di Sistemi urbani organi sociali di Ferrovie dello Stato italiane, e Giuseppe Cataldo di Rfi. Il confronto che l’Amministrazione comunale sta portando avanti da tempo con Sistemi urbani sulla valorizzazione della stazione ferroviaria cosentina di Vaglio Lise era appena cominciato quando proprio l’ingegnere Cataldo ha infelicemente pronunciato espressioni offensive e ingiuriose all’indirizzo dei rom che sono attualmente ospitati, per effetto di un’ordinanza di natura temporanea, nella struttura abbandonata dell’ex Ferro Hotel all’interno della stessa stazione. 

«E’ stata lesa la dignità di queste persone – ha commentato il sindaco Occhiuto lasciando la stanza – E pertanto mi sono trovato costretto a interrompere la riunione. Non è concepibile ascoltare frasi razziste, perlopiù in un contesto che rappresenta lo Stato e in cui quindi si dovrebbe concorrere alla difesa dei diritti umani fondamentali, tendendo all’integrazione e all’inclusione». 
Il sindaco Mario Occhiuto due settimane fa, attraverso un’ordinanza aveva requisito il Ferro Hotel, abbandonato da almeno 15 anni, quale momentanea dimora dei cittadini rom scampati a un brutto incendio in cui sono andate distrutte 90 baracche sul fiume. A Vaglio Lise sono anche attualmente ospitati oltre 50 bambini. «E’ necessaria una forte denuncia – ha aggiunto Occhiuto – su queste forme di razzismo che non si levano per strada bensì nei luoghi che dovrebbero tutelare ogni persona al di là del colore della pelle. Fra l’altro, il territorio in questione era degradato da anni, senza che la causa fossero i rom. Dal principio del mio mandato ho provato ad avviare un dialogo con i referenti delle Ferrovie dello Stato per rilanciare una zona completamente abbandonata al degrado e all’incuria con strutture che sono sotto la loro responsabilità. A Vaglio Lise, zona diventata il regno di nessuno, sono state soppresse corse, non funzionano le scale mobili, non c’è lo scalo merci, è nulla l’accoglienza dei turisti. Le nostre iniziative erano volte a recuperare questa situazione e addirittura, adesso che vi dimorano gli sfollati di etnia rom, in molti ci testimoniano che l’area è più sicura perchè più vissuta e sorvegliata».
Pronta la replica di Rfi che, in una nota, afferma: «Nessuna frase ingiuriosa all’indirizzo dei rom è stata mai pronunciata da funzionari e dirigenti di RFI, a differenza di quanto dichiarato in una nota dal sindaco di Cosenza Mario Occhiuto. Durante l’incontro di stamani a Roma, tra il sindaco del capoluogo calabrese e alcuni dirigenti di Sistemi Urbani e di RFI – proegue la nota – la questione dei rom presenti da alcuni giorni nell’area ferroviaria della stazione cosentina è stata affrontata con assoluta pacatezza e rispetto per la loro dignità individuale ed etnica. E’ stato fatto soltanto presente al sindaco, che con un’ordinanza di alcuni giorni fa ha requisito il Ferrhotel vicino alla stazione per destinarlo a temporaneo alloggio di un centinaio di rom – conclude Rfi – che la presenza così massiccia e continua di tante persone, tra cui molti minori, in prossimità dei binari e delle aree destinate ai servizi ferroviari stava provocando situazioni di difficile gestione e di oggettivo pericolo».
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