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Il gip di Matera ha rigettato i ricorsi dei difensori delle 13 persone – fra le quali il sindaco e un assessore del Comune di Policoro – agli arresti domiciliari dal 13 gennaio nell’ambito di un’inchiesta su presunte tangenti pagate per lavori di installazione di nuovi impianti per la pubblica illuminazione. La notizia è stata confermata dall’avvocato Gianni Di Pierri, che difende il sindaco di Policoro, Nicola Lopatriello. Di Pierri ha aggiunto che il Tribunale del riesame comincerà l’esame dei ricorsi dei difensori degli indagati in un’udienza fissata per il prossimo 1 febbraio. Secondo l’accusa (per tutti gli indagati, di concorso in corruzione), sarebbero stati aggiudicati lavori per un importo complessivo di 46 mila euro a due ditte della provincia di Bari. Si sarebbe trattato di un’assegnazione «propedeutica» all’attribuzione di un appalto ben più consistente, di importo pari a circa quattro milioni di euro. Sono stati posti ai domiciliari amministratori, tecnici, professionisti e dirigenti di imprese, comprese le due a cui erano stati assegnati i primi lavori.

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