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ROMA – «Sono disperata e senza casa. Sì, sono stata io ad appiccare gli incendi». Alla fine non ce l’ha fatta ed è crollata la donna reggina che lavorava come badante per una anziana di 81 anni a Roma. Per tre volte ha tentato di dare fuoco alle proprietà dell’anziana, prima alla casa al mare e poi all’appartamento nel quartiere Aurelio. Ha confessato, ha detto di aver usato un accendino, di averlo fatto per la disperazione, probabilmente con la speranza di poter mettere le mani sulle proprietà della sua datrice di lavoro. 

L’accusa nei suoi confronti è quella di incendio doloso, la stessa di cui è stata già accusata in passato. Da tempo la donna calabrese, una 41enne, prestava servizio nell’appartamento dell’anziana. Lo scorso 30 agosto aveva provato a dare fuoco alla casa al mare, a Cerenova, alle porte della Capitale. Inizialmente gli investigatori pensarono ad una distrazione proprio della badante, colpevole di aver lasciato un mozzicone di sigaretta accesa nella sala hobby. I sospetti che quell’episodio non fosse stato frutto di una disattenzione sono aumentati qualche giorno dopo, il 7 settembre, quando un principio d’incendio coinvolse la casa in via della Cava Aurelia.

Preoccupato ed insospettito da quanto avvenuto, il figlio dell’anziana chiese alla madre di evitare di dormire con la sua badante. «Stai tranquillo, lei non c’entra niente», l’aveva rassicurata l’ottantunenne. La polizia, però, cominciò a stringere il cerchio nei confronti della badante, indagata in stato di libertà il giorno successivo per l’ennesimo tentativo di incendio, sempre nell’appartamento all’Aurelio. 

Questa volta tutti gli indizi raccolti dagli agenti portavano alla luce la natura dolosa delle fiamme. Erano diversi, infatti, i focolai da dove era si era sprigionato l’incendio. La donna venne quindi indagata e affidata ad un istituto di suore da dove, però, ha continuato a minacciare la sua datrice di lavoro con telefonate anonime.

«Vengo lì e finisco quello che ho iniziato», le diceva al telefono la piromane. La denuncia dell’anziana ha portato al fermo di indiziato di delitto della badante, che ora dovrà
rispondere del reato di incendio doloso. Per lei il magistrato ha anche disposto il divieto di avvicinamento all’abitazione della sua vittima.

 

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