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POTENZA – «Non è la solita storia, è come un iceberg. Sotto la parte visibile si nascondo altre storie». una di queste potrebbe essere l’interesse della cupola americana a mettere le mani sugli affari connessi al ciclo del petrolio. Ha esordito così ieri mattina il procuratore Luigi Gay durante la conferenza stampa relativa all’operazione “Underboss” ma ha anche lasciato uno spazio bianco sul possibile interesse negli affari petroliferi. C’è una supposizione, ma non una certezza. La questione della richiesta di estorsione è forse un tentativo per «entrare in qualche settore economico specifico». La Sudelettra ha appalti in tutto il settore petrolifero, non solo in Basilicata, ma anche sulle piattaforme offshore tarantine della Shell e all’estero.
Il resto è il bilancio di una operazione andata a buon fine soprattutto per la collaborazione tra Fbi, Sco e squadra mobile di Matera coordinati dalla procura di Potenza. Per non parlare della Dda di reggio Calabria che un anno fa aveva messo a segno l’operazione “New Bridge”. Alcuni degli arrestati, infatti, si incrociano con le indagini fatte a Reggio Calabria.

v.panettieri@luedi.it

(L’articolo completo sull’edizione acquistabile online e in edicola)

 

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