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PISTICCI – Ci vorranno due anni per ricostruire il ponte crollato a febbraio lungo la Provinciale 176 Pisticci-Craco.

E’ la notizia con cui ieri l’Anas ha cambiato in parte i progetti della Provincia, per il ripristino dell’arteria, chiusa a fine agosto. La tempistica per la riapertura resta quella annunciata ieri dal Quotidiano, ma con la novità che l’ente di via Ridola dovrà comunque realizzare il ponte militare Bailey per bypassare il cantiere che l’Anas dovrà aprire a breve. In pratica, l’ente per le strade avoca a sè la ricostruzione del ponte, poichè si devono utilizzare 1,6 milioni stralciati dall’Accordo di programma “Murgia-Pollino”, gestiti appunto dall’Anas. Questi dati sono emersi da un vertice tra la Regione (assessore Braia e dirigente Cerverizzo), l’Anas, il presidente della Provincia, Franco Stella, l’assessore alla Viabilità, Angelo Garbellano ed i sindaci di Pisticci e Craco.

La Provincia, quindi, non potendosi permettere due anni di chiusura della strada, ha dovuto ripensare alla realizzazione del ponte militare, che comunque avrà costi ingenti, in quanto l’ente dovrà realizzare i due piloni in cemento armato, sui cui l’Esercito installerà la struttura in metallo.

Per gli altri tre ponti sono confermate le buone notizie, perchè i due più piccoli saranno ristrutturati in tempi abbastanza rapidi, visto che a fine mese partiranno i bandi; per quello più grande sul fiume Cavone, lunedì sarà pronta la relazione dei professori universitari, i quali hanno comunque anticipato che non si dovrà abbattere, ma basterà una ristrutturazione funzionale. Tutto, beninteso, a condizione che non si consenta più il passaggio dei mezzi pesanti, vedasi autocisterne dell’Eni, che come gli stessi tecnici hanno indicato, sono i principali responsabili dei danni arrecati ai quattro attravesamenti della Sp 176.

Martedì 29 ottobre, alle ore 16 presso la Sala consiliare del Comune di Craco, avrà luogo l’incontro per fare il punto sulle attività che la Provincia sta portando avanti. Stella e Garbellano, d’intesa con il sindaco Giuseppe Lacicerchia, hanno convocato questa riunione per illustrare l’attuale situazione alla presenza, tra l’altro, dell’Università degli studi della Basilicata incaricata della collaborazione.

Tornando a ieri, subito dopo il vertice sulla strada, i rappresentanti della Provincia con quelli della Regione, hanno incontrato i sindaci di Bernalda, Pisticci, Scanzano e Policoro, i comuni maggiormente colpiti dall’alluvione del 7 ottobre, per pianificare la distribuzione di un milione di euro, stanziato per la somma urgenza. Si è stabilito che 200mila euro saranno destinati alla pulizia dell’area archeologica di Metaponto, allagata dalla piena del Bradano; altri 50-100mila euro serviranno per le strade provinciali e la restante somma sarà affidata ai Comuni alluvionati, in base alle emergenze conclamate e dimostrate dagli atti in fase di elaborazione.

a.corrado@luedi.it

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