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NEL 2030 LA POPOLAZIONE prevista in Basilicata sarà inferiore a quella censita nel 2011 di 51.430 unità: in provincia di Potenza vi saranno 341.476 persone (36.459 meno di quelle attuali), in provincia di Matera 185.130 (14.971 meno di quelle attuali).

La previsione è contenuta nel Rapporto competitività delle aree urbane italiane, promosso da un gruppo di fondazioni bancarie e dalla Banca europea investimenti e realizzato da Sinloc, in collaborazione con Istituto Tagliacarne, Istituto superiore sui sistemi territoriali per l’innovazione e Fondazione Ismu.

In un articolo di «Mezzogiorno Economia», Michelangelo Borrillo ha evidenziato che Puglia, Campania, Basilicata, Calabria e Sicilia «vedranno fuggire circa 650 mila abitanti, pari alla popolazione di Palermo», in gran parte destinati al Nord («La nuova emigrazione sessant’anni dopo», è scritto infatti in testa alla due pagine di speciale).

Borrillo ha ricordato, inoltre, che la Svimez ha previsto che nei prossimi 50 anni «il Mezzogiorno perderà 4,2 milioni di abitanti contro l’aumento di 4,5 milioni al Nord’’.

Secondo i dati emersi dalla ricerca, negli ultimi tre anni la popolazione è aumentata solo in nove capoluoghi meridionali, fra i quali Matera. I dati demografici attuali – esposti in una tabella a corredo degli articoli pubblicati da Mezzogiorno Economia – dicono che in Basilicata la popolazione, a settembre 2013, era di 574.661 unità (era a quota 597.768 nel 2001 e a 578.036 nel 2011).

Potenza ha una popolazione di 66.072 unità (erano 69.060 nel 2001); Matera ha una popolazione di 59.998 persone, in aumento rispetto alle 57.785 del 2001.

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