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ZAMBRONE (VV) – Circa 200 ospiti di un villaggio turistico alla marina di Zambrone hanno inscenato, ieri pomeriggio, una clamorosa protesta, che per poco non è sforata in una rissa, contro la proprietà della struttura ricettiva. A sedare gli animi, ll’immediato intervento dei carabinieri diretti dal comandante della Stazione di Zungri Dario Dario Randazzo e coordinati dal comandante del Norm di Tropea Gaetano Vaccari unitamente a tre pattuglie della Polizia. Sul posto sono poi intervenuti l’ufficio igiene dell’Asp di Vibo e i Vigili del fuoco per la messa in sicurezza di alcune strutture.

I villeggianti contestavano la scarsa qualità del cibo offerto ai villeggianti e la scarsa igiene della struttura. Il villaggio, che è l’ultimo del lungomare a ridosso della scogliera, ha aperto intorno alla fine luglio ma senza che fossero stati eseguiti in precedenza i lavori di manutenzione. E in effetti i sopralluoghi hanno riscontrato la mancata messa in sicurezza di diversi alloggi ed altre violazioni di legge che porteranno a sanzioni di carattere amministrativo nei confronti dei titolari della struttura.

Così, in molti – per lo più provenienti da Campania, Basilicata e Lazio – hanno preferito andarsene, infuriati, dal villaggio cercando una sistemazione altrove – quasi un’utopia considerato il periodo – o addirittura tornando a casa. I più stoici, invece, si sono visti costretti a rimanere proprio a causa di mancanza di alternative. Una cosa è certa in tutta questa vicenda: di questa “pubblicità” un territorio come quello vibonese avrebbe fatto volentieri a meno.

 

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