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CASTROLIBERO (CS) – Il nuovo turismo? Lo sport, probabilmente. Il golf, per essere ancora più precisi. La pensano così le amministrazioni comunali di Castrolibero e Mendicino, due grandi cittadine a ridosso della città dei Bruzi e confinanti tra loro. I due sindaci, Giovanni Greco e Antonio Palermo, ieri hanno firmato il primo protocollo d’intesa per la realizzazione di un campo da golf nei loro territori. Una scelta che cammina di pari passo in Consiglio regionale tramite le proposte ufficializzate dal consigliere Orlandino Greco e che entro il 2020, anno del mondiale di golf che si svolgerà in Italia, farà si che 5 nuovi campi nelle cinque province della Calabria aprano i battenti. Per un turismo finora sconosciuto a queste latitudini, con un indotto che si prevede sin da ora potenzialmente enorme e con numeri di appassionati e sportivi da capogiro.

VIDEO: LA PRESENTAZIONE DEL PROGETTO

Nessuna passerella politica, assicurano i due primi cittadini. Ieri alla conferenza stampa, nel bel municipio di Castrolibero, non a caso erano presenti le massime autorità sportive per lanciare l’iniziativa. Da Vincenzo Perri, componente della Commissione impianti sportivi della Figc a Mario Marra, delegato regionale Fig (Federazione italiana golf); da Albino Domanico, delegato provinciale Fig a Pino Abate, componente del Consiglio nazionale del Coni.

Tutti insieme hanno ribadito l’importanza del protocollo, la realizzazione ma soprattutto i benefici che un campo da golf, in questo territorio, riuscirà ad apportare. In termini economici e produttivi ed anche di forza lavoro e infrastrutture. Tanto per fare un esempio, seppure la fase sia ancora primordiale, potrebbero servire 50/60 addetti e oltre un migliaio di personale specifico. D’altronde il campo dovrebbe svilupparsi su 160 ettari, accendendo i riflettori sulla bellezza paesaggistica, sulle infrastrutture, appunto, come gli hotel e tutto ciò che eventualmente il capitolo ricezione può offrire; con il patrimonio artistico e la viabilità che necessariamente dovrà essere migliorata, insieme ai collegamenti.

Il costo? Non si può sapere, ancora. I fondi da attingere sono quelli della Comunità europea che, attraverso asset ben identificati dalla regione Calabria, saranno utilizzati e bypassati ai Comuni interessati. Così come la manutenzione ed i costi per la struttura: sarà data in gestione, una sorta di partenership, tra pubblico e privato, come avviene in altre parti d’Italia. Anche per i tempi nessuna certezza. Quel che invece convince sono i numeri e la possibilità di destagionalizzare il turismo. I tecnici e gli assessori comunali sono già al lavoro per unire i due rispettivi Psc e trasformarlo in Psa, piani strutturali associati. Ovviamente Oliverio deve accelerare. La battuta finale è quella del sindaco di Mendicino: «Per una volta siamo chiamati a fare le buche, non solo a rattopparle…».

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