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MARATEA – Non sono ancora partiti i lavori per ripristinare la viabilità sul tratto della Ss 18 Tirrena Inferiore chiusa per frana al confine tra Sapri e Maratea dal 24 novembre scorso. L’associazione cittadina “Non staremo più a guardare”, intanto, annuncia una manifestazione a Sapri per il 19 febbraio prossimo. Alla protesta hanno aderito anche i commercianti di Sapri che per un’ora abbasseranno le serrande delle loro attività. Già nei giorni scorsi, il 29 gennaio, l’associazione aveva organizzato una Conferenza stampa a Sapri per sottolineare i gravi disagi che i cittadini di Sapri e Maratea stanno vivendo in questo periodo a causa della frana. In quell’occasione, i componenti dell’associazione hanno ripercorso le tante interruzioni che negli ultimi anni hanno interessato la Tirrena inferiore. Castrocucco, Canale di Mezzanotte, Ogliastro, Marina di Maratea e Scialandro, sono le località colpite da movimenti franosi negli ultimi dodici anni con le relative interruzioni che hanno determinato un periodo di chiusura superiore a 700 giorni. Occorre quindi iniziare prima possibile i lavori per riaprire la strada al transito, ma anche avviare un’azione comune per ottenere la messa in sicurezza del tratto costiero della Ss18 tra i due Comuni. Sono questi gli obiettivi dell’associazione che allo stesso tempo ha anche avviato un’azione legale con l’avvocato Franco Maldonato di Sapri per accertare eventuali responsabilità penali ed eventuali risarcimenti per i cittadini e le attività produttive danneggiate dalla prolungata interruzione della strada. L’avvocato Maldonato, lo scorso quattro gennaio, ha diffidato l’amministrazione di Sapri, la Regione Campania e Basilicata, l’Anas e la Protezione civile per omissione di atti d’ufficio. Ma l’unico a rispondere è stato il capo della Protezione civile Gabrielli che si è limitandosi ad indicare le competenze tra i vari enti. Per questo, dopo la diffida, il prossimo passo legale sarà una denuncia penale in ordine al reato di omissione di atti d’ufficio. La frana del 24 novembre scorso si è verificata nel tratto tra il km 218+300 al km 219, a località Scialandro. L’ultima ordinanza dell’Anas ha prorogato la riapertura al 28 febbraio. Ritardi nell’intervento, che sarà a carico del Genio civile della Regione Campania, sono stati attribuiti anche alla necessità di utilizzare l’esplosivo. Fatto che ha portato alcune ditte a rifiutare i lavori. L’ultimo intoppo, invece, riguardava un contenzioso con Anas e Consac su eventuali danni alla strada e agli impianti di sollevamento idrico. Dopo una riunione in Prefettura, però, entrambe starebbero per firmare una liberatoria alla ditta appaltatrice per eventuali danni provocati dai lavori che, secondo l’assessore Pierangela Meduri del Comune di Sapri, partiranno in settimana. L’appuntamento per la manifestazione di sabato 19 febbraio, è alle 10 in Piazza San Giovanni, nei pressi della stazione ferroviaria. Il corteo si muoverà alle 11 per le vie del centro fino alla Villa Comunale dove, alle 12, è previsto un dibattito sul problema.

Francesco Zaccara

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