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AVIGLIANO –  “Non vogliamo sopportare più”. Questo è il grido di protesta che si legge nel libro di Pino Aprile “Il Sud puzza”. Storia di vergogna e d’orgoglio”. Con un evento organizzato dall’associazione Pallacanestro e dalla Pro loco Avigliano con il patrocinio dell’amministrazione comunale il libro è stato presentato  nel Chiostro del Palazzo di Città.

Dopo i saluti del sindaco Vito Summa, che ha ricordato l’importanza del sud per l’Italia tutta in una prospettiva sempre più europeista, e dopo gli interventi degli invitati al tavolo della discussione ha preso la parola l’autore del libro.

Il giornalista Pino Aprile attento osservatore e commentatore dei “fatti” e dei “misfatti” del sud d’Italia, ha subito spiegato il significato del titolo del libro” il Sud puzza” precisando che “in realtà quella puzza sta a segnare un risveglio, importante, che sta cambiando il Sud.

La sua società sta costruendo una nuova comunità, che si dà delle regole quando non vengono rispettate quelle che dovrebbero governare una società. Al Sud questa nuova società si manifesta attraverso la nascita di centinaia di comitati, associazioni, gruppi di cittadini, che si uniscono per risolvere problemi che le istituzioni non hanno risolto e che addirittura in alcuni casi hanno aggravato . Secondo l’autore, che lo ha scritto e lo ribadisce «la Lucania è un caso a parte, fa venire i brividi perché è in corso la desertificazione della regione, una delle più deserte d’Europa, ma il problema della Lucania quale è? Ha troppo petrolio e i più grandi giacimenti di petrolio non offshore d’Europa sono qui. In Lucania si stanno applicando metodi di coltivazione dei giacimenti che sono adatti ai deserti, Ci sono pozzi di petrolio a poche centinaia di metri dai centri dei paesi interessati dall’estrazione».

Anche il territorio di avigliano è «oggetto di interesse» da parte di queste multinazionali del petrolio, che stanno cercando di avere le autorizzazioni per effettuare le perforazioni nei territori della frazione di frusci. speriamo che la modifica al titolo Quinto della Costituzione (in corso di discussione parlamentare) non penalizzi ancora di più il sud.

In conclusione  parlando di sud viene da chiedersi se  sarà vero che sta cambiando la società? Sarà vero che sta nascendo una società migliore, più grande, corretta e piena d’animo? Sarà vero che sta imponendo regole civili a una parte importante e martoriata del paese.? Sarà vero che le associazioni e i comitati spontanei di persone avranno la forza di resistere?

Noi che abitiamo ma soprattutto amiamo il Sud ce lo auspichiamo.

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