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QUANDO la passione per l’informatica convive con una mente creativa, possono nascere non solo buone idee ma anche progetti imprenditoriali concreti che il mercato vorrà assorbire. Le tecnologie dell’informazione e della comunicazione (Ict), di pari passo con l’evoluzione del web 2.0, attirano da ormai un quindicennio domanda e offerta di mercato e lanciano quotidianamente nuove sfide per soddisfare le esigenze degli utenti. Massimo Bilancia ci ha visto bene e ha colto una delle sfide: nato e cresciuto a Potenza, 32 anni a luglio, ha iniziato a “giocare” con i computer a 5 anni.
Dal gioco è nata la passione, dalla passione l’impegno e poi la sua azienda: Jetbit.

Come hai scoperto che la tua strada era nel settore dell’ICT?

«Mi è sempre piaciuto smanettare con i computer – risponde Massimo – ed ero affascinato dalle potenzialità della tecnologia.
A 22 anni ho iniziato a lavorare in una catena italiana di negozi di informatica occupandomi della vendita dei prodotti. Ma dopo pochi mesi sono passato dall’altro lato del bancone, quello non visibile al pubblico e dove mi sentivo molto più a mio agio, stando a tu per tu con il computer e i linguaggi di programmazione per sviluppare software. Sono rimasto seduto su quella sedia fino a 29 e poi, dopo averci pensato a lungo, ho deciso di licenziarmi».

Hai deciso di lasciare il certo per l’incerto o avevi già qualcosa in testa?

«Forse entrambe le cose. Con il passare degli anni, mi sono reso conto che l’entusiasmo con cui andavo a lavorare inizialmente stava scemando, perché avevo bisogno di nuovi stimoli. Nella testa iniziavano a frullarmi alcune idee e una sera, per la precisione era il 26 maggio del 2010, dopo la finale di Champions League Inter – Bayern Monaco, una delle idee ha preso forma: è così che è nato Spoome, un professional network orientato allo sport ovvero un aggregatore di contenuti scritti da appassionati o professionisti del mondo sportivo, moderati da una giuria di esperti».

E poi arriva nel 2014 una nuova idea: la web agency Jetbit. Ma cos’è Jetbit e cos’è una web agency?

«È un’agenzia di comunicazione che mette insieme competenze tecniche per lo sviluppo di software, grafiche per la progettazione di siti web caratterizzati dall’usabilità e quelle di comunicazione per il consolidamento e la crescita dei brand, con la giusta attenzione ai social network.
Jetbit è nata per volontà mia ma anche di un altro lucano, Pierpaolo De Nicola, con l’obiettivo di creare una squadra di professionisti (attualmente siamo in 6) in grado di mettere in piedi un modello di comunicazione che inglobi tutte le potenzialità del web, mettendole a disposizione dei clienti che vogliono crescere affidandosi alle nostre strategie»

Se si pensa alle tecnologie e alle startup del settore, viene subito in mente la Silicon Valley. Tu che invece che ci fai in Basilicata?

«Io credo che questa regione abbia tante risorse, in termini di professionalità, che devono solo rimboccarsi le maniche e capire che il successo si può costruire anche qui, impegnandosi a sviluppare delle buone pratiche da portare anche fuori regione. Se penso al mio futuro, penso a Jetbit in grande e al percorso di crescita professionale che farà tutto il team».

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