X
<
>

Condividi:
2 minuti per la lettura

PISTICCI – E’ arrivato ieri mattina ed è stato presto posizionato nella sua collocazione definitiva, il ponte prefabbricato che bypasserà quello crollato quasi un anno fa sulla strada Pisticci – Craco.

I lavori preparatori erano iniziati già da alcuni giorni. Ieri, nel giro di poche ore, la struttura, per mezzo di una grossa gru, è stata prelevata dai mezzi che l’avevano trasportata fin laggiù e collocata al di sopra del vecchio ponte. Adesso sono in via di ultimazione le rampe di collegamento. Poi occorrerà incassare soltanto le autorizzazione tecniche di rito. «Meno di due settimane e il passaggio potrà essere aperto al traffico assieme a tutto il tratto ancora chiuso della ex Ss 176 da Pisticci a Craco». Ha potuto finalmente pronunciare parole di ottimismo l’assessore provinciale, Angelo Garbellano, che in mattinata ha voluto sincerarsi di persona come stessero procedendo i lavori. Sul posto anche molti curiosi, soprattutto cittadini di Craco, ansiosi di veder cessare il loro quasi isolamento e, comunque, tutti quei disagi rivenienti da una viabilità compromessa, per superare la quale, in questi mesi, hanno dovuto arrangiarsi con soluzioni “creative” ed a volte manco ufficiali.

Nei momenti topici non hanno fatto mancare la loro protesta. Queste persone, alla fine, percepiscono i lavori di oggi, come quelli condotti in precedenza sugli altri ponti della tratta, come un risultato che gli appartiene. C’è voluto un anno. Ci sono stati tanti disagi e c’è scappato pure il morto. La soluzione, adesso in via di perfezionamento, poteva essere perseguita con più risolutezza sin dall’inizio. S’è guardato a percorsi più tortuosi, in tutti sensi. Certe scelte si sono rivelate inadatte, così come le valutazioni di alcuni tecnici. Il costo è stato anche salato.La strada, adesso e finalmente, riaprirà presto. Il ponte è ad una sola corsia, si procederà a senso unico alternato. Niente mezzi pesanti, quelli dovranno continuare lungo altri percorsi, per strade adeguate a reggere i loro carichi. Poi, in prospettiva, si potrà pensare a progettare il ponte vero e proprio, che non sembra più implicare il recupero di quello crollato, la cui parte ancora sana fa adesso da sostegno a questa specie di Bailey prefabbricato.

Il ponte definitivo dovrebbe passargli a fianco. I tempi? Restano incerti e la sensazione è che questo monoblocco in ferro tornerà utile per molto tempo. Alla fine deciderà l’Anas, nell’ambito del progetto Murgia – Pollino. Senza altri intoppi, terminati gli ultimi raccordi del ponte con la strada preesistente, si dovrebbe poter transitare nuovamente in auto poco prima che questa storia compia un anno. Per quelli che sono i tempi della burocrazia non sembra manco tanto, ma dopo aver guardato quant’è corto il ponticello si poteva fare anche prima.

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE