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Torturata, mutilata e poi uccisa. Nessuna pietà da parte dei terroristi dell’Isis nei confronti di Simona Monti, la 33enne di Magliano Sabina incinta da più di cinque mesi. L’autopsia sul corpo della giovane, così come sugli altri otto italiani deceduti nel’attacco terroristico di Dacca, è stata eseguita ieri pomeriggio. L’equipe di medici incaricata di eseguire le autopsie al Gemelli ha riscontrato sui corpi delle vittime segni di torture, tagli provocati da armi affilate, mutilazioni, tracce di proiettili e di esplosivo. E’ stata una morte lenta e atroce quella dei nove italiani uccisi in Bangladesh, anche perché non sono stati raggiunti dal colpo di grazia. Le salme rientrate ieri in Italia, dopo l’autopsia, verranno restituite alle famiglie.

Questa mattina a Marigliano il ritorno della salma e poi i funerali, alla presenza del fratello, il parroco irpino Don Luca Monti (LEGGI QUI) che, in lacrime, dall’altra ha pregato affinchp stragi simili non si ripetanto mai più.

 

 

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