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CATANZARO – E’ stata una scelta dell’ultimo momento a salvare la vita agli studenti catanzaresi in visita a Tunisi. Quando la nave Msc ha attraccato nel porto, gli studenti del liceo scientifico e di quello pedagogico dell’Istituto “Fermi” di Catanzaro Lido, avevano davanti la possibilità di visitare il museo del Bardo, luogo dove poi è avvenuta la strage, oppure le rovine di Cartagine. Si è optato per questa seconda visita. A raccontare tutto questo sono stati alcuni studenti del liceo che intorno alle 20,30 hanno chiamato i genitori per rassicurarli su quello che è avvenuto. Intorno alle 14 gli stessi studenti erano riusciti a contattare le famiglie sulla loro sorte, quindi in serata la compagnia di crociera ha autorizzato i viaggiatori a telefonare a casa direttamente dalle cabine, vista anche la difficoltà ad utilizzare i telefoni cellulari.

IL VIDEO – IL RACCONTO DEGLI STUDENTI CATANZARESI

La nave Msc doveva ripartire dal porto alle 14, ma alle 21 era ancora bloccata nel porto. La nave è ripartita solo stamani alle 6 dal porto di Tunisi per proseguire il programma della crociera, direzione Barcellona (GUARDA IL VIDEO DELLA PARTENZA DELLA NAVE). Alla ripartenza i responsabili della nave hanno reso noto che in tutto 9 passeggeri di varia nazionalità sono periti nel’attentato.

Secondo quanto raccontato da una studentessa al padre durante la telefonata di questa sera, le autorità non avrebbero ancora fornito le autorizzazioni per la partenza. A questo si aggiungerebbe la preoccupazione per le assenze di alcuni cittadini stranieri che viaggiavano sulla stessa nave. «Non abbiamo notizie precise – ha detto la studentessa catanzarese – ma pare che manchino alcuni passeggeri e nella hall della nave ci sono soprattutto alcuni cittadini stranieri molto preoccupati. Ho visto alcuni cinesi in lacrime perché non avrebbero notizie di alcuni congiunti».

Nella veloce telefonata alla famiglia, la studentessa ha spiegato di trovarsi nella cabina e ha raccontato la scelta di cambiare programma e di non recarsi al museo, come invece hanno fatto altri passeggeri della Msc. Il gruppo del liceo “Fermi” è partito lunedì 16 marzo per la gita di fine anno sulla nave Msc; prima tappa Palermo, quindi Tunisi. Una vacanza molto attesa dai ragazzi, residenti in vari centri del Catanzarese, soprattutto per la possibilità di effettuare una crociera rispetto alla tradizionale vacanza. La tappa a Tunisi ha, però, lasciato il segno, costringendo gli studenti a rientrare subito dalla escursione che era stata scelta e che, fortunatamente, ha evitato conseguenze peggiori.

LA SCUOLA VIBONESE – Inoltre a bordo della nave Msc, insieme agli studenti di Catanzaro, ci sono anche alcuni studenti della provincia di Vibo Valentia. Il telefono squilla. Tre, quattro volte. Poi una voce: «I ragazzi stanno tutti bene».Le parole sono quelle del professore Salvatore Bonaccurso, docente di Laboratorio delle macchine del Nautico di Pizzo che, insieme alla collega di Scienze Antonella Ascone, sta accompagnando in gita 31 ragazzi dell’istituto guidato dal dirigente scolastico Francesco Vinci. Un giro che li ha visti partire lunedì scorso da Civitavecchia a bordo di della Msc Splendida, toccare Palermo, Barcellona e Marsiglia. Ieri, però, tappa a Tunisi.

I ragazzi del Nautico però, non si sono allontanati troppo dall’imponente imbarcazione, rimanendo sempre nelle prossimità del porto. Già, perché seppur una crociera, la loro è diversa da quella degli altri. «È infatti un viaggio didattico – spiega ancora il docente – con gli studenti che osservano le attività a bordo di un’imbarcazione. E quindi, escusioni in sala macchine, in sala controlli, nel locale caldaie e così via». 

Solo dopo tutto questo, scappa, forse, un giro nella località in cui la nave ha fatto tappa. Ieri, fortunatamente, non c’è stato il tempo. Le notizie che arrivavano dal centro di Tunisi erano drammatiche. Il commando dell’Isis (che ha rivendicato l’attacco) aveva già ucciso 20 persone, forse anche di più. 

 

«Abbiamo appreso la notizia nel primissimo pomeriggio – racconta ancora al telefono l’insegnante Bonaccurso – e ci hanno fatti immediatamente risalire sulla nave. Anche i ragazzi che si trovavano all’esterno per delle attività scolastiche sono stati subito richiamati».

Trascorrono i minuti, le notizie diventano sempre più cruente con le immagini che vengono trasmesse sui siti internet e sui network televisivi. I genitori dei 31 studenti del Nautico, appresa la notizia chiamano i figli che li rassicurano a loro volta. «Siamo sulla nave, non siamo andati in città. Adesso stiamo bene». Anche il preside Vinci telefona ai docenti ricevendo le stesse rassicurazioni.

 

(ASCOLTA la testimonianza di un parlamentare)

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LE RASSICURAZIONI – «Ho tirato un sospiro di sollievo quando ho avuto notizie degli studenti dell’istituto Pedagogico di Catanzaro Lido in gita a Tunisi, colpita nelle scorse ore da un drammatico attentato terroristico che ha provocato diverse vittime». Lo afferma il sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo, dopo aver appreso che gli studenti del capoluogo calabrese in gita a Tunisi non hanno vissuto alcuna situazione di pericolo.

Abramo si è immediatamente messo in contatto telefonico con il preside dell’istituto scolastico, Luigi Macrì, per avere rassicurazione sulle condizioni di sicurezza dei giovani studenti. «Macrì – aggiunge il sindaco di Catanzaro – mi ha spiegato che nessuna situazione di pericolo è stata vissuta dai ragazzi, i quali si trovavano fortunatamente in una zona distante da quella presa di mira dai terroristi. La scolaresca catanzarese, in queste ore,  si trova a bordo della nave che li riporterà in Italia». 

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