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PALMI (RC) – Provvedimento di custodia cautelare nel Reggino nei confronti di 13 persone accusate di fare parte di un’associazione a delinquere finalizzata alle truffe attiva nel territorio della provincia di Reggio Calabria. Il provvedimento cautelare è stato emesso dall’ufficio del giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Palmi su richiesta della locale Procura. L’operazione è stata ribattezzata “Tutto e subito”. Le ordinanze sono state eseguite dai carabinieri del Comando provinciale di Reggio Calabria e gli agenti della Sezione di polizia giudiziaria della Polizia di Stato presso la Procura della Repubblica di Palmi. Tra le accuse acquisti di attrezzature per l’edilizia e l’agricoltura, tra cui alcuni escavatori, effettuati con assegni e carte di credito false. È quanto viene contestato alla banda di presunti truffatori sgominata dai carabinieri e dalla polizia con l’operazione che ha portato stamattina all’arresto di 13 persone. Ai componenti l’organizzazione criminale, tutti di etnia rom e tra i quali c’era anche una donna, vengono contestate, complessivamente, 14 truffe. Le indagini, però, si fa rilevare negli ambienti investigativi, non sono ancora concluse e non è escluso che gli episodi di truffa, cominciati nel 2009 in vari centri della Piana di Gioia Tauro, siano ben piu numerosi, per un ammontare di centinaia di migliaia di euro. I risultati delle indagini sono state illustrate in una serie di informative di reato presentate alla Procura della Repubblica di Palmi. Le vittime delle truffe hanno collaborato alle indagini svelando il sistema con cui venivano contattati per gli acquisti dai componenti la banda di truffatori per l’acquisto di beni messi in vendita utilizzando anche il mercato informatico.

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