X
<
>

Condividi:
2 minuti per la lettura

POTENZA – una bufera attorno al pozzo dell’Eni pergola 1, e tutto in un solo giorno. Prima Massimo Macchia, vicepresidente della provincia, assessore provinciale all’ambiente e anche consigliere comunale d’opposizione a Marsico Nuovo, diffonde un comunicato dove in sostanza annuncia che l’ufficio compatibilità ambientale della Regione ha rigettato la richiesta di valutazione di impatto ambientale presentata da Eni per il pozzo Pergola. L’istanza è stata considerata irricevibile, ma questo non significa che l’Eni non possa realizzare in zona un pozzo esplorativo, come già sta facendo, visto che da giorni in quella zona si sta utilizzando la dinamite per le prospezioni. Per la Regione risulta irricevibile la richiesta per il pozzo, ma non quella per l’esplorazione, visto che l’autorizzazione è stata già rilasciata nel 2012.

Si tratta di uno stop puramente burocratico, perché «la messa in produzione del pozzo – scrive lo stesso Macchia – e la realizzazione delle condotte poteva avvenire a valle di un ulteriore iter autorizzativo che non è mai iniziato. Da qui la decisione di ritenere irricevibile l’istanza.

Al netto delle considerazioni di merito – continua Macchia – l’esito della decisione dimostra come sia necessaria chiarezza da parte di Eni sulle attività che intende realizzare e chiarezza nelle procedure che la stessa deve seguire, il tutto al fine di garantire il rispetto dell’ambiente e della salute, dei territori e della popolazione interessata dal fenomeno estrattivo. Episodi come questo o altri (come la recente fiammata sviluppatasi al centro oli) minano in radice il rapporto di fiducia con i territori e la popolazione da cui perviene una forte richiesta di chiarezza e sicurezza».

Macchia, in qualità di consigliere comunale, nell’ultimo Consiglio aperto si è messo di traverso rispetto alla posizione del sindaco, che di fatto nei giorni seguenti dichiarò che l’Eni era già a disposizione di tutte le autorizzazioni. Ma il sindaco annunciò anche che il Pergola 1 sarebbe stato l’ultimo pozzo sul territorio di Marsico Nuovo. Poco tempo dopo l’ennesima osservazione: il Comune decise che l’intero percorso delle condotte da costruire doveva essere rivalutato. Ieri, infine, l’irricevibilità del progetto. Ma non è finita, l’Eni andrà avanti, aprendo certamente un altro iter autorizzativo.

v.panettieri@luedi.it

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE