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MATERA – Il giorno più lungo dei materani è iniziato alle prime luci dell’alba.

La messa sul sagrato di San Francesco d’Assisi inizia alle cinque del mattino e ha raccolto migliaia di fedeli. Tanti i giovani che hanno fatto la “nottata” trascorrendo le ore che dalle giostre portano alla processione dei pastori nel parco di Papa Giovanni Paolo II. La messa volge al termine e la piazza si riempie all’inverosimile. Alle sei e dieci minuti la messa termina tra gli applausi. Dieci minuti più tardi il corteo dei fedeli sfila per dare inizio alla processione. Il quadro di Maria Santissima della Bruna è portato dalle donne della Confraternita dei Pastori. Il lungo corteo che anche quest’anno conta diecimila persone vede il novantenne Michele Paradiso vestito da pastore e alcuni pastori dell’azienda agricola Scarciolla che tengono per la cavezza un asino, alcune pecore e due piccoli agnellini presi d’assalto dai fotografi. Un organetto è suonato dal materano Donato Greco, mentre “Mazzola” suona una tromba a mano tra gli applausi scroscianti di quanti sono al seguito. La prima fermata religiosa in vico Case Nuove dove il parroco don Vincenzo Di Lecce ha ricordato il lavoratori della Natuzzi che rischiano il posto di lavoro. Poi verso la provincia dove si assiste al primo fuoco pirotecnico in via Ridola. E’ l’assaggio di una festa che si vivrà per circa venti ore quando l’ultimo spettacolo pirotecnico sarà sparato su Murgia Timone sull’altro versante della Gravina. La processione sfila, qualcuno s’affaccia alla finestra, guarda il lento corteo facendosi il segno della croce mentre si sfoggiano le maglie goliardiche della festa. “Keep calm and love 2 luglio” “ Statt bun jè arrvit la Bruna-Comune di Lanera” “ La festa della Bruna? Roba da matti”: Il corteo si divide in due. I fedeli non tengono il passo “d’u’ vastos” che trascinano la massa. A Serra Venerdì la processione per la prima volta nella storia viene bloccata in segno di protesta per la mancanza di fuochi pirotecnici mentre uno striscione recita “Altro che sicurezza questa non è la nostra festa….Alla tv l’hai venduta, la verità è questa” padroneggia la piazza.

“Avete tagliato i fuochi. Ora la Madonna si fermi nel rione. Avete rovinato la festa. Dimissioni “.

Sono le frasi rivolte all’indirizzo del presidente del comitato Francesco Loperfido che guadagna spazio per capirne le ragioni. Un coro “il due luglio è materano” sembra placare gli animi. Mentre il parroco invita a “camminare”. Il corteo sfila lentamente. Niente corsa degli anticipatari. “ Sono ragazzi che amano la festa e hanno le loro ragioni per protestare», afferma Francesco Loperfido presidente del comitato festeggiamenti di Maria Santissima della Bruna. »Protestare adesso non serve a nulla» continua Loperfido. I fuochi ci sono stati vietati per motivi di sicurezza. E’ una protesta civile e limitata nei contenuti. E’ gente da ascoltare per prendere decisioni da condividere”.

Alcuni residenti fanno esplodere un petardo da stadio nella piazza storica di Serra Venerdì, mentre poco più avanti un fumogeno colora il cielo. Si accendono i primi fuochi tra la ola e gli applausi. Poi la corsa verso San Pio X e altri due striscioni di protesta. “Più rispetto per la tradizione” e “ La tradizione non conosce confini, si parla di fede usando i celerini”. I fuochi di San Pio X sono rincorsi da uno striscione “La famiglia per tutti” dell’associazione Europei per la famiglia innalzato da Mino Lisanti. Dopo gli ultimi spari la gente si dilegua e il corteo religioso si svuota fino a raggiungere la chiesa di San Francesco da Paola. 

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