X
<
>

Condividi:
1 minuto per la lettura

Si chiamava Antonella Piacentini, e aveva solo 33 anni ma ieri, poco prima delle 19, ha deciso di spegnere la propria vita gettandosi volontariamente sotto un treno, l’Eurostar 9375 Roma-Reggio Calabria, mentre lo stesso stava transitando dalla stazione di Vibo-Pizzo. La donna, si è scoperto in seguito, era un medico anestesista impiegato presso l’ospedale civile “Jazzolino” di Vibo e viveva nella città capoluogo di provincia, pur essendo originaria di Melito Porto Salvo, ormai da diversi anni avendovi trovato lavoro.
Dalle prime testimonianze raccolte nell’immediatezza del fatto, sembra che nel corso della mattinata di ieri abbia prestato regolarmente servizio presso il nosocomio cittadino senza dare alcun segno di turbamento, poi nella serata di ieri si è recata presso la stazione ferroviaria dove, secondo alcuni testimoni, all’arrivo del treno in stazione avrebbe alzato il cappuccio sulla testa e si è gettata sotto il locomotore che ne ha straziato i resti. Alla base del gesto potrebbe esserci una situazione sentimentale precaria, forse addirittura una rottura. Sul posto sono intervenuti gli uomini della Polizia scientifica e della Polizia Ferroviaria e il medico legale Katiuscia Bisogni che hanno effettuato tutti i rilievi necessari ricomponendo anche il corpo della giovane donna che in serata è stato consegnato ai familiari per consentire loro di dare alla giovane una degna sepoltura. Per quanto concerne il convoglio, naturalmente, il mezzo si è fermato in stazione fino alla fine dei rilievi mentre gli ottanta passeggeri che si trovavano a bordo sono stati trasportati su due pullman e hanno proseguito il proprio viaggio per Reggio Calabria.

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE