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«Un’opera storica, della quale siamo orgogliosi, che lascerà un segno importante nella nostra provincia». Lo ha detto il presidente della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio, presentando la nuova superstrada Cosenza-Sibari che venerdì prossimo aprirà il cantiere per la realizzazione del primo lotto. «Si tratta – è scritto – di un’opera dalla valenza strategica per il cui primo tratto la Provincia ha investito 30 milioni di euro. Sicurezza, contrazione sensibile degli attuali tempi di percorrenza, abbattuti del 50%; minimo impatto ambientale considerato che il tracciato lambisce l’area Sic e la riserva naturale del lago di Tarsia, le caratteristiche dell’opera che si svilupperà per otto km, dallo svincolo della A3, uscita Tarsia, sino a poco oltre la Diga». A illustrare l’opera Stefano Aiello, dirigente del settore Progettazione e gestione nuove opere della Provincia, l’ufficio che ha redatto il progetto. «Tarsia – ha detto il sindaco Antonio Scaglione – accoglie a braccia aperte quest’opera, ringraziando la Provincia perchè ha mantenuto un impegno importante, realizzandola in un periodo di enormi difficoltà per gli enti locali. Una via di collegamento che valorizzerà il patrimonio naturalistico e storico, l’area di Ferramonti in primis, di una città e della sua comunità». «La Cosenza-Sibari – ha sostenuto Oliverio – è un’opera strategica sia nel suo senso assoluto di via che favorirà, facilitandoli, gli scambi commerciali tra le realtà economiche della Sibaritide e del comprensorio Corigliano-Rossano con quelle del comprensorio della Destra Crati fino all’area urbana Cosenza-Rende-Montalto-Castrolibero, che in qualità di importante tassello di un disegno più complessivo di sviluppo infrastrutturale, pianificato ed in corso di realizzazione. Un quadro che in maniera sicura e rapida metterà finalmente in relazione i territori. La Cosenza-Sibari è pensata inoltre nell’ambito del più vasto progetto di collegamento che prevede un altro intervento dalla zona Carrefur in Zumpano sino a Tarsia e quindi da Tarsia sino a Cantinelle di Corigliano. Una via che si muoverà sulla destra del fiume Crati, che alleggerirà il traffico sull’autostrada e che permetterà di raggiungere la città jonica, da quella capoluogo, in 22 minuti». «E’ questa – ha proseguito – una componente essenziale della nostra idea di sviluppo. Una idea che poggia fortemente sulla valorizzazione piena delle potenzialità della Sibaritide, l’area che collega la Calabria tutta all’Est ed ai Balcani. Nella zona che la superstrada rende più vicina, c’è il Porto di Corigliano e vi dovrà sorgere l’aeroporto, una infrastruttura che noi intendiamo realizzare mossi non da rivendicazioni campanilistiche ma da necessità oggettive. Al riguardo informo che è stato già definito lo schema di statuto della società di gestione e che nelle prossime settimane convocheremo i soggetti interessati per il suo esame concertato». «Per la Cosenza-Sibari – ha concluso Oliverio – investiamo 30 milioni di euro; un finanziamento frutto di una scelta del Governo Prodi che aveva stabilito risorse aggiuntive per la Calabria e la Sicilia, delle quali siamo riusciti a salvare, ed impiegare, solo la quota relativa alla prima annualità. Le altre due previste, come noto, sono state cancellate dall’esecutivo tuttora in carica. Un vero peccato, dato che la Provincia ha un vasto parco progetti già pronto che aspettano di essere finanziati».

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