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Progettualità culturale in un sito Unesco. E’ questo lo spirito dell’incubatore d’impresa che Sviluppo Basilicata ha di fatto avviato oggi, lunedì,  con la firma delle quattro imprese culturali scelte all’interno di un apposito bando. Stamattina l’incontro con gli ideatori dei progetti e la consegna delle  chiavi dei locali, nell’area della Civita, che diventeranno sede delle loro imprese. Vittorio Simoncelli, responsabile dello Sviluppo locale e degli Incubatori di Sviluppo  Basilicata spiega: «E’ una vera e propria scommessa legata anche alla peculiarità del luogo in cui le aziende opereranno. Il nostro è un caso unico al mondo». Le iniziativa vanno dall’editoria, agli audovisivi e applicazioni su tablet fino al turismo culturale e alla biodelizia. Simoncelli aggiunge: “Per noi è una opportunità legata non solo ad un modo di pensare impresa differente, ma anche al recupero di luoghi dei Sassi che erano destinati all’oblìo. Gli incubatori di solito vengono realizzati nelle aree industriali. Noi, invece, abbiamo accettato una  sfida”. Alle imprese sono destinati locali che vanno da un minimo di 20 a un massimo di 40 metri quadrati che hanno pagato 7 euro a metro quadrato. Sviluppo Basilicata metterà a loro disposizione un’attività di tutoraggio e di accompagnamento ad aventuali forme di finanziamento con fondi europei. Le aziende sono: La Casa attiva di Emilio Delli Comagni, Materahub di Raffaele Vitulli  e Luigi Martulli, Graficom di Francesco Paternoster e Studio Antani di Luca Acito. 

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