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Potrebbe essere il giorno della verità sul taglio dei fondi ai Comuni. Tutti i giornali ne danno notizia, tra sindaci che si sentono traditi dal premier per la spending review prevista nel 2016 dal Def (Documento di economia e finanza) e un allarme in cifre: un terzo dei dieci miliardi della manovra anti-Iva potrebbe ricadere proprio sugli enti locali. Renzi convoca i vertici Anci e si registra anche uno scontro tra il sindaco di Bologna, Merola, e quello di Firenze, Nardella, renziano doc e coordinatore per l’Anci delle Città metropolitane. Il Corriere della Sera dà qualche cifra della sforbiciata che costringerà gli enti locali ai rincari nei servizi, una minaccia davanti alla quale il presidente del Consiglio ribatte invitando a tagliare piuttosto gli sprechi: a Potenza il taglio in termini assoluti previsto per il 2015 dalla legge di Stabilità è di 3.218.859 euro (con una riduzione della spesa del 6,61% rispetto alla media del triennio 2010-2012: è la stessa cifra di città come Milano, Torino, Bologna e L’Aquila). Libero ricorda i tempi in cui Renzi, da sindaco di Firenze, si lamentava quando il governo imponeva tagli “profondamente sbagliati e ingiusti”.
Sempre tagli quelli paventati in Puglia: la Xylella che minaccia gli ulivi del Salento, che vengono tristemente segnati con una X rossa a indicare quelli colpiti dal batterio e dunque dovranno essere abbattuti (si parla di 35mila alberi) per evitare che l’infezione si estenda: La Stampa da buon ultima dedica al caso una pagina con un bel reportage di Roberto Giovannini, anche se nei giorni scorsi qualcuno ha spiegato che sul fenomeno non ci sono ancora certezze granitiche. Il Giornale riporta la notizia del blocco delle importazioni di alberi a rischio virus da parte della Francia: persi 40 mln di export e Coldiretti chiede lo stato di calamità. Un sospiro di sollievo invece per gli agricoltori lucani: l’Imu agricola slitta al prossimo anno, l’annuncio è in un tweet del premier ma l’ex ministro Nunzia De Girolamo (Ncd) ha risposto “Mentre tu aspetti il 2016 per togliere l’Imu, le aziende agricole chiudono i battenti. Io l’ho abolita, tu l’hai reintrodotta #cambiaVerso”.
Dal Sole24Ore – accanto all’annuncio di Fca su un investimento da 500 mln a Termoli per produrre i motori delle Alfa Romeo: nello stabilimento molisano stop alla cassa integrazione e assunzione per 50 giovani – una notizia curiosa ma anche indicativa: un palo blocca l’elettrodotto Sicilia-Calabria, un ponte ben più utile di quello sullo Stretto. Di che si tratta? Del sequestro del pilone numero 40, che ritarda l’entrata in esercizio della linea elettrica e mette l’isola a rischio black-out. Dallo sblocca-Italia al blocca-energia.
La Basilicata si prepara al rimpasto in Regione e alle amministrative materane con toni – nel fisiologico dibattito politico – ben più pacati di quelli che registra Il Mattino: si trova nell’occhio del ciclone, tra Campania e Puglia, unica regione del Sud in cui la politica non è “nel caos” (si segnala solo il simpaticissimo caso di Avigliano: alle Comunali è tutti contro tutti, e il Pd per risolvere gli screzi candida uno che si chiama Pace, e fa pure l’avvocato). “Le liste per le Regionali agitano Forza Italia – scrive il quotidiano di Napoli –. Campania, spintoni e minacce in Senato. Puglia, Fitto vicino alla rottura”. Il Fatto Quotidiano riporta una curiosità privata con ricadute politiche: ieri il lucano Roberto Speranza aveva la febbre ed ha abbandonato la raccolta firme (ferma a quota 70) che sta promuovendo attorno a un documento che limita a due punti le richieste di modifica alla legge elettorale (eliminare i capilista bloccati e prevedere al secondo turno l’apparentamento tra liste). “All’inizio della settimana prossima – scrive Wanda Marra – ci sarà la riunione del gruppo che dovrebbe portare a qualche strategia definitiva. Le dimissioni di Speranza aleggiano come possibilità”.   
La Nuova e La Gazzetta di Basilicata aprono con la notizia della violenza nel reparto di Pediatria del San Carlo: un minorenne sarebbe stato violentato da un conoscente della famiglia, che avrebbe avuto accesso facile e avrebbe abusato anche del fratello. Il piccolo era attaccato al cardiofrequenzimetro e gli infermieri sono stati allertati dal cuore accelerato. Secondo gli inquirenti la mamma dei piccoli sapeva delle violenze ma non avrebbe fatto nulla per impedirle. I fatti risalgono al 2010. Il 41enne – solo la Gazzetta riporta il nome – è indagato per violenza sessuale aggravata e il procuratore Gay ha firmato la richiesta di rinvio a giudizio.
Sui giornali locali tiene banco il rimpasto della giunta regionale (secondo la Gazzetta, il governatore “fa spazio a Lacorazza e Vaccaro”), e la Nuova dedica un’apertura, con richiamo in prima pagina, all’interrogazione del consigliere regionale Gianni Rosa (Fdi-An), un trafiletto sulla Gazzetta: carte alla mano – ovvero la determina per finanziare la campagna itinerante del governatore – Rosa parla di “trentamila euro tra bus, video e buffet a spese dei lucani”.
Restiamo in tema (e in famiglia) ma ci trasferiamo dalla carta al web: da oggi sul sito del Quotidiano il Diario di Gianni Pittella in Congo per una missione politica dedicata al conflitto di minerali e alla violenza sulle donne. Buon viaggio e buona lettura.
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LA NOTIZIA PIÙ CURIOSA Roma, multa per divieto di sosta al giudice. Che minaccia il vigile: lei non sa chi sono io! Ora sarà processato dal Csm, si valuta una sanzione disciplinare. 

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