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Il Senato della Repubblica

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ROMA – La commissione Contenziosa del Senato ha annullato la delibera dell’Ufficio di Presidenza di Palazzo Madama sul taglio dei vitalizi, accogliendo così i ricorsi presentati. Tre i voti a favore e due i contrari, quelli dei senatori della Lega, Simone Pillon e l’ex Cinquestelle Alessandra Riccardi.

Una decisione arrivata nella serata di ieri che ha causato lo sdegno e l’ira bipartisan, da M5S, Pd e Lega. «Ci provavano da mesi: lo hanno fatto di notte, di nascosto. È uno schiaffo a un Paese che soffre. La casta si tiene il malloppo, noi non molleremo mai per ripristinare lo stato di diritto e il principio di uguaglianza», tuona il capo politico del Movimento 5 Stelle Vito Crimi.

Dal Pd gli fa eco il segretario, Nicola Zingaretti: «Sui vitalizi una scelta insostenibile e sbagliata. La cassa integrazione è in ritardo e si rimettono i vitalizi. Non è la nostra Italia». L’intero Partito Democratico sarebbe “sconcertato” dall’accaduto, secondo fonti del Nazareno.

Il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, affida a Facebook la sua amarezza: «Ma davvero c’è ancora qualcuno che pensa ai vitalizi nonostante un’emergenza di questa portata? Senza parole. Abbiamo già abolito i vitalizi e non abbiamo alcuna intenzione di ripristinarli». Dal suo stesso partito la vicepresidente del Senato, Paola Taverna, pone l’accento sul fatto che hanno agito «di notte, come i ladri».

Anche il leader della Lega, Matteo Salvini, non ci sta: «Il ripristino dei vitalizi per gli ex senatori è una vergogna. La Lega si oppone e si opporrà sempre al ritorno dei vecchi privilegi», sostiene, spiegando che la il suo partito si impegnerà perché venga cambiata questa decisione.

E dalla Ue interviene anche l’ex premier, Paolo Gentiloni, ora commissario agli Affari economici a Bruxelles: «A volte ritornano. Il mondo aspettava che l’Italia tornasse ad accapigliarsi sui vitalizi».


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