X
<
>

Condividi:
2 minuti per la lettura

CATANZARO – Torna in libertà l’avvocato Eugenio Battaglia, del foro di Catanzaro, finito agli arresti domiciliari nell’ambito dell’inchiesta romana sul giro di mazzette all’Anas (LEGGI LA NOTIZIA).

La revoca della misura è stata disposta dal gip Giulia Proto dopo l’interrogatorio di garanzia dell’indagato. Il gip ha ritenuto non più sussistenti le esigenze di custodia cautelari dopo le ammissioni di Battaglia circa la consegna, il 12 maggio scorso, di 25mila euro al funzionario Anas Giovanni Parlato per conto dei fratelli Silvagni in relazione all’esproprio di un terreno.

I RECIPROCI FAVORI TRA LA “DAMA NERA” E MEDURI

I DIRIGENTI TECNIS – Ha invece respinto l’accusa di corruzione Concetto Bosco, titolare della società Tecnis spa, a sua volta posto ai domiciliari. Nel corso dell’interrogatorio di garanzia, secondo quanto si è appreso, ha precisato di non essere un corruttore, bensì un concusso. In sostanza, Bosco ha rivendicato di essere stato costretto a pagare per lo sblocco di un pagamento. La Tecnis è anche incaricata in diversi importanti appalti pubblici in Calabria.

Lo stesso imprenditore avrebbe, inoltre, escluso il coinvolgimento dell’ex sottosegretario alle Infrastrutture Giuseppe Meduri nei presunti illeciti relativi alla variante di Morbegno, in Valtellina.

Oggi si sono conclusi gli interrogatori di garanzia dei 10 destinatari delle ordinanze di custodia cautelare. Il gip Proto dovrà ora pronunciarsi sulle istanze di revoca delle misure presentate dalla maggior parte degli arrestati (LEGGI L’INTERROGATORIO DI MEDURI E QUELLO DELLA “DAMA NERA”).

GLI ASSETTI DELLA TECNIS – Intanto, l’assemblea dei soci di Tecnis “ha preso atto” delle “dimissioni” dei due consiglieri Mimmo Costanzo e Concetto Bosco, e ha deliberato la riduzione del numero dei componenti del Consiglio di Amministrazione dell’azienda da 5 a 3 componenti.

«Restano nel CdA – si spiega in una nota – Riccardo Acernese, nel ruolo di presidente, e Giovanni de Pra, mentre è stato nominato come nuovo membro del CdA, Roberto Arcidiacono. Il quinto componente, che si era già dimesso lo scorso agosto lasciando anche il suo ruolo manageriale nel Gruppo, è Giulio Stanzione. L’assemblea dei soci ha inoltre deliberato la nomina quale presidente dell’organismo di vigilanza di Tuccio Pappalardo, già Questore di Messina, Questore di Palermo e Direttore Nazionale della Dia».

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE