X
<
>

Condividi:
2 minuti per la lettura

MATERA – «E’ solo una buffonata!». Raffaele  Padrone non ci sta a passare per un’inconsciente che non ha tutelato l’incolumità dei cittadini e lasciato, essendo uno dei quattro proprietari, un  edificio pericolante su una strada di accesso pubblico.

«L’ordinanza di sgombero all’epoca fu fatta male. Il sopralluogo del marzo del 2005 descriveva che le lesioni si erano manifestate negli ultimi 15 giorni. Una vicenda che non era vera. Nello stesso documento si diceva, inoltre, che c’erano degli scricchiolii della muratura. In quel caso, credo,  avrebbe dovuto andare via, invece non è stato così».

Padrone fa anche riferimento al marzo 2005 quando lo sgombero, a suo dire, viene svolto a  macchia di leopardo.

«Ho fatto ricorso al Tar che, oggi, è ancora pendente». L’ingegnere contesta, poi, che per molto tempo una delle proprietarie resti ancora nel suo appartamento e che la strada sotto stante non sia mai stata transennata.

«Ho fatto una denuncia penale contro l’illegittimità dei provvedimenti del Comune – racconta ancora Padrone – il tribunale nomina un Ctu, Giuseppe Giordano, che nel 2006 sostiene di aver visto una lesione attiva.  Una situazione grottesca che, però, nonostante quello che definì quadro fessurativo presente, non previde il pericolo di crollo.

«La Procura, alla fine del 2006,   nominò un secondo consulente tecnico – prosegue Padrone nella sua ricostruzione – Leonardo Rosa di Avigliano. Anche lui disse che non c’era pericolo di crollo  e che eventuali lesioni erano addebitabili ad alluvioni. Il Comune nomina l’ing. Guadagno  che segnala la mancanza di pericolo di crollo ma suggerisce di puntellare una cisterna  (nei locali al pianterreno di proprietà di Padrone, ndr.)». Padrone cita altri  nomi di tecnici  e ricorda che in tutti i casi non vengono individuati pericoli.

Il Tribunale, aggiunge,  nomina l’ing. Luigi Cea di Bari che attualmente sta svolgendo le perizie. «A noi toccherà fare le osservazioni a questo atto».

«La nostra causa contro il Comune continua e la prossima udienza è prevista  per il 16 marzo. Adesso  – dice Padrone –  un abitante vicino dice di aver visto una lesione che gli sembra pericolosa e avverte i vigili del fuoco. Mi sembra strano che una persona  che abita qui da 30  anni si sia reso conto di questo problema soltanto  ora. Quella lesione risale al 1929, le volte a crociera che si trovano nella parte superiore dei locali, sono perfettamente equilibrate».

a.ciervo@luedi.it

 

 

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE