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I CONTI non tornano e gli aumenti inevitabili sono dietro l’angolo. Cifre non da ridere che toccheranno anche l’80% in più sulla Tari, la tassa dei rifiuti e che rischiano di colpire i cittadini materani anche sulla Tasi. E’ questo il primo excursus del bilancio comunale che la nuova amministrazione guidata da De Ruggieri sta completando anche perchè entro il 31 luglio il conto preventivo andrà approvato in Consiglio comunale. Stando a stime ed indiscrezioni da noi raccolte, si partiva da una copertura mancante per circa otto milioni di euro, una cifra ridotta sensibilmente a poco più di cinque ma comunque molto pesante per le tasche comunali. Di questi la gran parte poco meno di cinque milioni rientrerebbero nelle spese dell’igiene urbana, il capitolo rifiuti che rischia di pesare gravemente sui conti futuri. Anche perchè nel caso specifico molto poche sarebbero le alternative in campo, la Tari è una tassa di scopo e le spese del settore vanno coperte totalmente attraverso essa, l’aumento dunque appare pressocchè inevitabile. E non sarà di poco conto. La spesa prevista per il settore da sei milioni circa, supererà ampiamente i dieci. Diverso il discorso invece per la restante cifra da recuperare, inferiore al milione di euro per la quale potrebbe essere necessario però un aumento anche della Tasi. In quest’ultimo caso si proverà a ricercare quei risparmi di cassa che eviterebbero un ulteriore aggravio ma l’operazione a questo punto dell’anno e con spese già definite ed un bilancio solo da approvare è molto complicata. «Questo quadro è esattamente quello che avevamo disegnato in un articolo del 14 maggio scorso sottolineando che aumenti e tasse erano in agguato, altro che bilancio in ordine dell’Amministrazione Adduce», spiega l’ex consigliere comunale Michele Paterino ricordando quanto aveva sostenuto in piena campagna elettorale, «non si trattava di parole di circostanza in campagna elettorale ma di un problema concreto che sta venendo fuori e sarà chiaro a tutti nelle prossime settimane, da qui alla presentazione del nuovo bilancio. Quest’Amministrazione oggi ha poche vie di uscite, i numeri sono chiari e non si possono cambiare e il tempo per tagli o risparmi oggi è molto ridotto. Sulla Tari la prospettiva è che chi pagava 200 euro fino all’anno scorso andrà incontro ad una batosta da 350 euro per le negligenze che ci sono state in passato. Alla nuova amministrazione toccherà guardare al futuro con scelte strategiche che evitino sprechi, ottimizzino le risorse ed i contratti in essere, consentano risparmi adeguati e cerchino di pesare il meno possibile sui cittadini materani», continua Paterino, «ma la prospettiva nel breve periodo è molto chiaro anzi direi inevitabile. E purtroppo il nulla del passato dal recupero crediti, all’adeguamento delle rendite catastali continua a mostrare un quadro di iniquità che penalizza ulteriormente i cittadini».
Le accuse dell’ex consigliere comunale lanciate anche attraverso questo giornale in un articolo del 14 maggio scorso trovano dunque conferma nelle prime verifiche della nuova Amministrazione: «Non è stato fatto ciò che si poteva fare, il bilancio andava approvato prima delle elezioni per cercare di effettuare interventi e tagli mirati con più tempo a disposizione, qualche risparmio sarebbe stato possibile intervenendo a febbraio o marzo. I danni potevano essere quantomeno limitati. Invece si è arrivati ad oggi e a un mese dalla scadenza con una serie di adempimenti da compiere, l’esame dei conti da completare, la presentazione del conto preventivo ai consiglieri a cui adempiere venti giorni prima del voto in Consiglio, non c’è davvero tempo per fare nulla. Le scelte saranno solo conseguenti ed inevitabili». Paterino sottolinea la bontà della propria posizione e il peso che cadrà tutto sui cittadini: «La Tari raddoppierà perchè non si è fatto nulla per aumentare la raccolta differenziata, nè si sono seguite le indicazioni della Regione sugli interventi strutturali per la discarica. Spese che ora graveranno tutte sui cittadini». La questione rischia di essere esplosiva sin dalle prossime settimane, un vaso di Pandora da scoperchiare e su cui il peso maggiore sarà tutto sulle spalle dei materani. Se queste cifre saranno confermate la Tari aumenterà di circa l’80% e la Tasi è a forte rischio e potrebbe salire anch’essa. Una situazione incandescente e tutta da seguire nei prossimi sviluppi.

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