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LA NUOVA TASI comporterà una spesa minima di 49 euro in media e massima di 335 euro alle famiglie di Potenza e di Matera. E’ quanto emerge da un calcolo  effettuato dal Servizio politiche territoriali della Uil. 
A Matera per un bilocale costerà da 178 euro senza detrazione a 78 euro con detrazione; a Potenza da 49 a 149 euro. Per un trilocale, a Matera, da 335 senza detrazione a 235 euro e a Potenza da 307 a 207 euro. 
Questo extragettito, come annunciato al Governo, verrebbe utilizzato esclusivamente per introdurre ulteriori detrazioni alle famiglie e ai singoli meno abbienti e saranno comunque i Comuni ad avere la facoltà di decidere se utilizzare un gettito maggiore o no, se prevedere detrazioni per tutti o solo per fasce specifiche (fasce deboli, nuclei monopersonali, nuclei numerosi, case popolari) e se eventualmente usarli per coprire “buchi di bilancio” e fornire servizi migliori.
“Speriamo – è il commento del segretario regionale della Uil lucana Carmine Vaccaro – che sia l’ultimo atto della telenovela del “ballo del mattone”. Chiediamo al Governo che il Decreto contenga un indirizzo chiaro sulle detrazioni che non dovranno penalizzare i pensionati e i lavoratori dipendenti, in quanto, come dimostrano le nostre simulazioni, senza detrazioni, in molti casi, la Tasi è più “salata” dell’Imu”. 
Nelle simulazioni del Servizio politiche territoriali della Uil, per la prima casa si parte da un gettito medio nazionale di 110 euro (198 euro senza detrazioni), senza addizionale aggiuntiva, per arrivare ai 173 euro (261 euro senza detrazioni) con l’aliquota massima al 3,3 per mille. Mentre per le seconde case si può arrivare ad aumenti del 7,6% (64 euro), nel caso si applicasse l’aliquota dell’11,4 per mille. Per le seconde case si passerebbe dagli 837 euro di IMU pagata nel 2013 a un IMU più Tasi di 901 euro.
Secondo il Centro Studi Uil nel Rapporto sulla fiscalità locale in Basilicata lo scorso anno ha prodotto un gettito IMU di 116,7 milioni di euro, con in media 131 euro sulla prima casa e 190 euro per altri immobili; il gettito in valori assoluti ammonta a 65,8 milioni di euro di competenza dei Comuni Lucani (14,9 milioni di euro per la prima casa e 50,9 milioni di euro per gli altri immobili), mentre 50,8 milioni di euro sono di competenza dello Stato centrale. I versamenti per quanto riguarda l’IMU sulla prima casa sono stati 113.687; mentre per gli altri immobili sono stati 535.817. 
«Noi – spiega il segretario UIL Vaccaro – insistiamo con il rivedere la tassazione sulla casa nell’ambito della revisione complessiva del federalismo fiscale.   Sul fisco locale, continua il segretario UIL, servono certezze, perché con cambi di nome, di regole di scadenze, oltre che ad aumentare il peso fiscale si disorientano i contribuenti, partendo dal peso dell’IMU e delle Addizionali Comunali IRPEF che in Basilicata (246mila contribuenti) è pari al 13,1% sul totale del gettito dell’IRPEF nazionale». 

LA NUOVA TASI comporterà una spesa minima di 49 euro in media e massima di 335 euro alle famiglie di Potenza e di Matera. 

 

È quanto emerge da un calcolo  effettuato dal Servizio politiche territoriali della Uil. A Matera per un bilocale costerà da 178 euro senza detrazione a 78 euro con detrazione; a Potenza da 49 a 149 euro. Per un trilocale, a Matera, da 335 senza detrazione a 235 euro e a Potenza da 307 a 207 euro. 

Questo extragettito, come annunciato al Governo, verrebbe utilizzato esclusivamente per introdurre ulteriori detrazioni alle famiglie e ai singoli meno abbienti e saranno comunque i Comuni ad avere la facoltà di decidere se utilizzare un gettito maggiore o no, se prevedere detrazioni per tutti o solo per fasce specifiche (fasce deboli, nuclei monopersonali, nuclei numerosi, case popolari) e se eventualmente usarli per coprire “buchi di bilancio” e fornire servizi migliori.“Speriamo – è il commento del segretario regionale della Uil lucana Carmine Vaccaro – che sia l’ultimo atto della telenovela del “ballo del mattone”. 

Chiediamo al Governo che il Decreto contenga un indirizzo chiaro sulle detrazioni che non dovranno penalizzare i pensionati e i lavoratori dipendenti, in quanto, come dimostrano le nostre simulazioni, senza detrazioni, in molti casi, la Tasi è più “salata” dell’Imu”. 

Nelle simulazioni del Servizio politiche territoriali della Uil, per la prima casa si parte da un gettito medio nazionale di 110 euro (198 euro senza detrazioni), senza addizionale aggiuntiva, per arrivare ai 173 euro (261 euro senza detrazioni) con l’aliquota massima al 3,3 per mille. 

Mentre per le seconde case si può arrivare ad aumenti del 7,6% (64 euro), nel caso si applicasse l’aliquota dell’11,4 per mille. Per le seconde case si passerebbe dagli 837 euro di IMU pagata nel 2013 a un IMU più Tasi di 901 euro.Secondo il Centro Studi Uil nel Rapporto sulla fiscalità locale in Basilicata lo scorso anno ha prodotto un gettito IMU di 116,7 milioni di euro, con in media 131 euro sulla prima casa e 190 euro per altri immobili; il gettito in valori assoluti ammonta a 65,8 milioni di euro di competenza dei Comuni Lucani (14,9 milioni di euro per la prima casa e 50,9 milioni di euro per gli altri immobili), mentre 50,8 milioni di euro sono di competenza dello Stato centrale. 

I versamenti per quanto riguarda l’IMU sulla prima casa sono stati 113.687; mentre per gli altri immobili sono stati 535.817. 

«Noi – spiega il segretario UIL Vaccaro – insistiamo con il rivedere la tassazione sulla casa nell’ambito della revisione complessiva del federalismo fiscale.   Sul fisco locale, continua il segretario UIL, servono certezze, perché con cambi di nome, di regole di scadenze, oltre che ad aumentare il peso fiscale si disorientano i contribuenti, partendo dal peso dell’IMU e delle Addizionali Comunali IRPEF che in Basilicata (246mila contribuenti) è pari al 13,1% sul totale del gettito dell’IRPEF nazionale». 

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