X
<
>

Condividi:
2 minuti per la lettura

POTENZA – Un 2016 che inizia male, com’era finito il 2015: la direzione aziendale Sielte il 29 dicembre ha comunicato alla Rsu aziendale di Potenza e di Eboli (Sa) – tramite il suo capo cantiere in Basilicata – che dal 1° gennaio Telecom Italia non avrebbe fornito più lavoro a quest’azienda.
«Alle molteplici domande della Rsu – scrivono in una nota congiunta le segreterie territoriali Slc-Cgil, Fistel-Cisl e Uilcom-Uil – il responsabile non riesce a dare spiegazioni trincerandosi dietro la motivazione che sono questioni che saranno trattate a livello nazionale». Immediatamente informate, le segreterie territoriali di Potenza e Salerno hanno chiesto un incontro urgente al responsabile del personale, nonostante già il coordinamento aziendale Rsu Sielte avesse chiesto il 9 dicembre un incontro in quanto già circolavano voci poco rassicuranti.
La Sielte, che opera nel ramo impiantistico del settore telecomunicazioni e che sul territorio lucano è presente da anni con circa 30 lavoratori in provincia di potenza e 35 in provincia di Salerno, tra l’altro, negli ultimi tre anni con ricorso frequenti agli ammortizzatori sociali e con la chiusura del Pdl di Matera tre anni fa, non ha ritenuto necessario convocare le segreterie territoriali o nazionali per partecipare questo problema in tempi stretti – notano i sindacati. «Questo – commentano – preoccupa e non poco i lavoratori che hanno deciso di scendere in sciopero per salvaguardare il posto di lavoro e soprattutto le sedi interessate alla chiusura e di manifestare davanti alla sede Telecom di Potenza deputata all’ assegnazione del lavoro a queste due unità produttive Sielte. Le motivazioni che hanno portato la direzione commerciale di Telecom a fare questa scelta chiaramente non è nota ma farebbe piacere conoscerle perché non è un’attività che viene internalizzata facendola svolgere al personale sociale, ma viene assegnata ad altre ditte o aziende».
Perciò è stato chiesto un incontro a Telecom Italia: per «evitare il proliferare del lavoro nero e senza nessuna tutela contrattuale per questi lavoratori come è avvenuto in molte circostanze in questi ultimi anni sul nostro territorio» ma anche per «ricordare a Telecom che la committente è garante della commessa data alle aziende e che queste devono applicare il contratto nazionale delle Tlc, non ultimo l’accordo al Mise del 15 settembre 2015 con Asstel “Protocollo di intesa per l’occupazione e la legalità”. Sicuramente – incalzano – lo faremo quando Telecom ci riceverà ma nel frattempo 65 lavoratori hanno iniziato il 2016 con l’ansia di perdere il posto di lavoro».
Infine l’invito a Sielte «a convocare da subito una riunione per chiarire quale futuro attende questi lavoratori». Intanto tutti i lavoratori delle due unità produttive si raduneranno oggi, lunedì 4 gennaio, alle ore 9 davanti alla sede Telecom italia di Potenza «per manifestare contro questa scellerata decisione di Telecom di non assegnare più il lavoro alla Sielte».

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE