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CATANZARO – E’ stato scarcerato e condotto in una clinica a causa del suo profondo stato di prostrazione psicologica, al punto che ha tentato due volte il suo suicidio (LEGGI LA NOTIZIA), Davide M., il diciottenne che nel maggio dello scorso anno, a Corigliano Calabro (Cosenza), accoltellò, al culmine di una lite, la fidanzata sedicenne, Fabiana Luzzi, bruciandone il corpo quando, secondo quanto ha dichiarato lo stesso giovane agli investigatori, la ragazza era ancora viva (LEGGI IL SUO RACCONTO). La decisione è stata presa dal Tribunale dei minorenni di Catanzaro.

 
 

Solo una decina di giorni fa l’ultimo tentativo di suicidarsi a salvarlo, in quel caso, sono stati gli agenti della polizia penitenziaria. 

Per quanto riguarda la vicenda processuale Davide dovrà comparire davanti al gup del tribunale dei minorenni di Catanzaro, per la prima udienza del processo con rito abbreviato, il 25 febbraio. Nel corso dell’incidente probatorio che si è svolto nei mesi scorsi, i difensori del ragazzo hanno sollevato la questione dell’incapacità di intendere e volere del ragazzo. Un aspetto della vicenda che sarà preso in esame quando inizierà il processo a suo carico.
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