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LAMEZIA TERME – Agguato con “giallo” a Lamezia all’ingresso del quartiere Capizzaglie, più volte teatro di recenti sparatorie. Un dipendente della Sacal è rimasto gravemente ferito, ma sulla vicenda c’è più di qualcosa che non convince gli investigatori i quali sospettano che il ferito non abbia detto la verità forse per coprire qualcuno o qualcosa. Giunto in ospedale, avrebbe raccontato di essere stato affiancato, in via dei Bizantini, all’ingresso del quartiere Capizzaglie e nei pressi della rotatoria della cantina sociale Brutia, da un’auto, intorno alle 21.45 di ieri sera, da dove gli sarebbero stati sparati quattro colpi di pistola di grosso calibro. Uno di questi lo raggiunge al torace. Il ferito, Francesco Valiante, 37 anni, dipendente della Sacal (società di gestione dell’aeroporto di Lamezia, con qualche piccolo precedente contro il patrimonio e in passato sottoposto a Daspo poiché coinvolto con altri ultras della Vigor Lamezia in alcuni incidenti allo stadio) a bordo della sua Audi A3 (all’interno della quale sarebbe stato trovato un passamontagna) racconta anche di essere stato soccorso da due persone che con la stessa auto del ferito lo portano in ospedale lasciandolo li. Queste due persone avrebbero lasciato l’auto del ferito sul viale dell’uscita dell’ospedale portandosi con loro le chiavi. L’auto infatti veniva trovata dalla polizia non nel parcheggio del pronto soccorso bensì verso l’uscita del nosocomio. Tanti quindi, secondo gli investigatori, i dubbi sulla vicenda (sembra che il ferito non si ricordi il tipo di auto che si è affiancata alla sua autovettura e quante persone vi erano a bordo) e di non conoscere le due persone che lo avrebbero portato al pronto soccorso. E poi perché l’Audi A3 è stata trovata distante dal pronto soccorso chiusa e senza le chiavi? Altri dubbi emergono anche per il ritrovamento del passamontagna all’interno dell’auto del ferito che pare avesse anche la targa taroccata. Su questo stanno lavorando gli investigatori della polizia di Stato di Lamezia diretti dal vicequestore Antonio Borelli. Valiante intanto dall’ospedale di Lamezia nella tarda serata di ieri è stato trasportato al “Pugliese – Ciaccio” di Catanzaro dove è stato sottoposto a intervento chirurgico e sembra che le sue condizioni permangono gravi. Il proiettile, entrato dal torace, gli avrebbe perforato il polmone e uscito dalla schiena. In tutto questo quello che è certo è che ancora una volta al quartiere Capizzaglie si è sparato. Negli ultimi mesi numerosi gli episodi  contro attività commerciali (anche in pieno giorno) a un circolo ricreativo quando a dicembre scorso un archivista del Tribunale rimase gravemente ferito e le tre intimidazioni contro la comunità “Progetto Sud” di Lamezia fondata da don Giacomo Panizza che ha sede nel palazzo confiscato alla cosca Torcasio.

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