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COSENZA – Danni ingenti, tanta paura e gente in strada. Una violenta scossa di terremoto è stata avvertita durante la notte nell’area del Pollino, tra Calabria e Basilicata. Il movimento tellurico è stato registrato dall’Ingv alle 1,05 con una magnitudo 5 e una profondità di appena 6,3 chilometri. I comuni più vicini all’epicentro sono quelli di Mormanno, Laino Borgo e Laino Castello in provincia di Cosenza, e Rotonda in provincia di Potenza. La scossa è stata avvertita, però, in diverse aree del sud Italia. 

Sono in corso ulteriori verifiche da parte delle forze dell’ordine e della Protezione civile, al momento non risultano morti o feriti. La situazione più difficile si registra a Mormanno, dove è stato evacuato l’ospedale e sono state montate le tende per ospitare i pazienti, mentre i più gravi sono stati trasferiti nei nosocomi vicini. In diversi comuni la gente ha trascorso la notte in strada. I danni più ingenti si registrano a Mormanno, dove resteranno chiuse per due giorni tutte le scuole. La decisione è stata presa nel corso di una riunione, presieduta dal prefetto di Cosenza, Raffaele Cannizzaro, durante la quale è stato il punto sui danni provocati dalla scossa di terremoto   Sono state predisposte anche le misure per fronteggiare la situazione relativa ai danni provocata dal sisma. Alla riunione hanno partecipato i vertici delle forze dell’ordine ed i sindaci dei comuni interessati dal sisma. Scuole chiuse anche a Castrovillari, come in diversi altri centri del comprensorio.

Alcuni crolli si sono verificati ad Altomonte. Il sindaco Gianpietro Coppola, ha disposto la chiusura delle scuole in attesa delle verifiche statiche sulle strutture.   In particolare sono crollate due abitazioni già evacuate perchè danneggiate dal sisma del maggio scorso. Crollati anche cornicioni nel centro storico. Danneggiati il centro sanitario e il campanile della chiesa di Santa Maria della Consolazione.  

Il capo della protezione civile, Franco Gabrielli, arriverà in mattinata a Mormanno per fare il punto della situazione dopo la scossa di terremoto di magnitudo 5 della scorsa notte.   Gabrielli incontrerà l’unità di crisi che è stata costituita per seguire gli sviluppi della situazione e si recherà nell’ospedale di Mormanno che è stato evacuato per i danni subiti a causa del sisma.

Intanto la paura non passa a Mormanno dove le scosse di terremoto, dopo quella di magnitudo 5 della scorsa notte, si susseguono a ritmo intenso e senza sosta.   La gente continua a vivere nel terrore anche per la particolare sensibilità che ha acquisito a causa dello sciame sismico che si registra da oltre due anni. Nel municipio gli impiegati stanno lavorando per predisporre tutti gli interventi necessari per fronteggiare i danni provocati dal terremoto. Si registrano, tra l’altro, numerose rotture della condotta idrica, con ripercussioni in diverse zone del paese.   L’abitudine della gente alle scosse di terremoto non riduce la paura. Molta gente è ancora per strada, a bordo delle proprie automobili ed esita a rientrare a casa a causa delle repliche al sisma più forte della scorsa notte.   L’esposizione di Mormanno alle scosse sismiche è provocato dal fatto che buona parte del centro abitato si trova su una faglia che determina una continua situazione di emergenza.

GLI AGGIORNAMENTI DELLA NOTTE

AGGIORNAMENTO ORE 3,50 – Non ci sono feriti a Mormanno

«C’è stato tanto panico, ma fortunatamente non ci sono feriti». Lo ha detto il sindaco di Mormanno, il centro più vicino all’epicentro del terremoto che ha interessato il Pollino, Guglielmo Armentano.   «Nel centro storico – ha aggiunto il primo cittadino – ci sono alcune case lesionate, ma dobbiamo stabilire l’entità dei danni. Per precauzione abbiamo evacuato l’ospedale e stiamo cercando di gestire al meglio la situazione che si è creata».  

AGGIORNAMENTO ORE 3,52 –  Un morto a Scalea

Un morto a Scalea per lo spavento provocato dal terremoto: La vittima, Franco Longo, 82, anni è morto per infarto nella località marittima del cosentino non lontana dall’epicentro. Subito dopo il sisma, l’anziano è stato colto da malore nella sua abitazione ed è deceduto nonostante i soccorsi prestatigli dai parenti.

AGGIORNAMENTO ORE 3.55 – Nessun danno in Basilicata

Una «prima ricognizione» effettuata dalla Protezione civile della Regione Basilicata nell’area del Pollino interessata dal forte terremoto di stanotte ha permesso di stabilire che «non risultano danni alle persone o danni evidenti alle cose».   Lo si è appreso a Potenza dall’ufficio stampa della Giunta regionale lucana. È attiva la sala operativa regionale della Protezione civile, che segue di continuo la situazione nella zona e ha attivato le strutture locali del volontariato.   Nelle prossime ore anche personale del Dipartimento regionale raggiungerà l’area colpita dal sisma. 

AGGIORNAMENTO ORE 4 – Assistenza a degenti ospedale

A Mormanno sono in corso le operazioni per sistemare i degenti dell’ospedale che sono stati evacuati dopo il sisma.   Sul posto si trova il prefetto di Cosenza Raffele Cannizzaro, che sta coordinando le operazioni con il comandante provinciale dei Carabinieri Francesco Ferace, il sindaco Guglielmo Armentano ed il presidente del Parco del Pollino Mimmo Pappaterra.   I pazienti che possono essere dimessi torneranno a casa, per gli altri sono stati allertati gli ospedali della zona.

AGGIORNAMENTO ORE 4,30 – Evacuate strutture a Laino Castello (CS)

Due centro che ospitano anziani sono stati evacuati, in via precauzionale a Laino Castello, uno dei comuni più vicini all’epicentro. 

AGGIORNAMENTO ORE 4,45 – Danni alla chiesa madre di Mormanno

La chiesa madre di Mormanno risulta seriamente danneggiata e inagibile. Molte, infatti, le crepe alla struttura. A subire i maggiori danni sono stati proprio i palazzi storici e le case del vecchio centro abitato del paese. 

AGGIORNAMENTO ORE 4,50 – In azione anche diverse squadre Croce rossa

Numerose squadre di volontari della Croce rossa italiana sono giunte nella zona di Mormanno, epicentro della scossa di terremoto di magnitudo 5 registrata stanotte.   I volontari della Croce rossa stanno lavorando in collaborazione con la centrale operativa del Servizio di urgenza ed emergenza medica 118 di Cosenza.   Il comitato provinciale di Cosenza della Croce rossa ha attivato le squadre e gli equipaggi di Scalea a Castrovillari.   

AGGIORNAMENTO ORE 4,55 – Proseguono scosse di assestamento

Proseguono le scosse di assestamento sull’area del Pollino. Dopo il terremoto di magnitudo 5 sono state registrate altre 18 scosse. L’ultima, alle 4,25, è stata di magnitudo 2.9.

AGGIORNAMENTO ORE 5 – Sono 39 le persone ricoverate in ospedale

Al momento del terremoto, secondo le informazioni che trapelano, erano 39 le persone ricoverate nell’ospedale di Mormanno, evacuato per le diverse lesioni riportate. Sono in corso le operazioni di soccorso e assistenza. Tre pazienti sono stati dimessi e sono tornati a casa; 13, in gravi condizioni o attaccati a macchinari medici, saranno trasferiti negli ospedali vicini, per gli altri 23 si sta provvedendo all’assistenza sul posto anche con l’ausilio delle tende, delle forze dell’ordine, dei vigili del fuoco e dei volontari, oltre che dello stesso personale della struttura. 

AGGIORNAMENTO ORE 5,05 – Scossa anche in area Alpi Sirino (Pollino)

Una scossa di magnitudo 2 è stata registrata alle 3:30 anche nella zona sismica Alpi Sirino, sempre in Calabria, in un’area più a nord del Pollino non distante da quella dove è stato registrato il terremoto di magnitudo 5. Non si segnalano conseguenze. 

AGGIORNAMENTO ORE 5,10 – I dati del Servizio geologico degli Stati Uniti 

Secondo i rilievi del Servizio geologico degli Stati Uniti (Usgs), la scossa registrata all’1:05 al confine tra Calabria e Basilicata ha avuto magnitudo 5.3 ed epicentro 6 km a sudest di Mormanno e 14 a ovest di Castrovillari (Cosenza).   Sempre secondo l’Usgs, l’ipocentro della scossa è stato a soli 3,8 km di profondità.

AGGIORNAMENTO ORE 5,20 – Gente resta in strada. Temperature rigide

La popolazione dei centri più colpiti dal terremoto in Calabria resta in strada. C’è troppa paura e nessuno ha intenzione di tornare a casa. Per alcuni, tra la l’altro, sarebbe impossibile dal momento che diverse abitazioni sono lesionate. Ai disagi si aggiunge anche il freddo con il termometro che a Mormanno, situato a 840 metri sul livello del mare, ha raggiunto i 7 gradi. 

(Ha collaborato FRANCESCO MOLLO)

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