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MATERA – «Abbiamo quattro liste, non faremo apparentamenti al secondo turno, abbiamo i dati di un sondaggio che ci danno per favoriti. Puntiamo a vincere addirittura al primo turno e se sarà ballottaggio credo che lo faremo con De Ruggieri». Angelo Tortorelli e Nicola Benedetto in una conferenza stampa, affollata di tanti simpatizzanti, dettano i punti cardine di un accordo elettorale che dovrà essere anche politico ma soprattutto non nascondono la volontà di arrivare fino in fondo, al massimo dei risultati non da terzo incomodo ma da principali protagonisti.

Da oggi,Tortorelli – oltre che dalla sua lista – è sostenuto anche da altri tre raggruppamenti: Matera al centro, Cambiamo Matera e Lavoro e sviluppo. «Vogliamo lavorare per avere due sindaci per la città» ha sottolineato Tortorelli per evidenziare l’azione sinergica che verrà messa in campo con Benedetto. «Lavoro, sviluppo, qualità della vita sono alcuni dei punti principali del nostro programma che avranno inevitabilmente un ruolo fondamentale e su cui proveremo a lavorare».

Ma la conferenza stampa è stata incentrata soprattutto sull’ambizioso progetto che Tortorelli e Benedetto vogliono portare avanti: «noi il 1 giugno siamo convinti di non aver bisogno di alcun ballottaggio e siamo una formazione aperta a tutti quanti coloro che vorranno condividere il nostro programma. Non abbiamo intenzione di chiudere le porte a nessuno». 

Quanto all’ampia questione dei rapporti tra Nicola Benedetto ed il Partito Democratico, ai corteggiamenti dei giorni scorsi ed alla possibilità di un accordo che coinvolgesse anche le questioni regionali Benedetto non si è tirato indietro ed ha sottolineato: «Il metodo del Pd è quello di contrattare quanto si arriva alla frutta ma il Pd non è una bella donna da cui farsi corteggiare, io sono stato sempre critico in questi mesi sulla gestione a livello regionale, credo oggi che la gestione di Pittella vada rivista, bisogna cambiare marcia. Ma non mi sono fatto tentare dalle proposte che mi hanno fatto. Credo che il Pd di Basilicata abbia bisogno prima di tutto di trovare la quadra al proprio interno. Oggi secondo me c’è una sola persona che può fare la sintesi del diverso sentire che c’è nel Partito Democratico ed è Filippo Bubbico, l’unica a cui si può dare certezza e fiducia». Poi Benedetto ammette: «mi hanno proposto di fare l’assessore ma non ho accettato, non sono interessato alle postazioni. Oggi un assessore regionale può fare solo l’ordinario, non può fare le cose straordinarie che servono con la dovuta autonomia e libertà. E’ per questo che non volendo postazione ho preferito impegnarmi in questa competizione su Matera facendo una scelta simile a quella che ho già fatto a Bernalda e che mi ha dato grandi soddisfazioni».
Benedetto ha negato la sua volontà di «fare la guerra al Pd, che comunque è spaccato», e ha detto di aver rinunciato «perché conosco Tortorelli e le sue capacità. Del resto – ha aggiunto – lavoro e sviluppo sono le richieste più sentite dai cittadini, in un sondaggio che ci dà in ottima posizione per andare al ballottaggio con Raffaello De Ruggieri». 

Sulla querelle con De Ruggieri e la definizione di Arca di Noè si è trattenuto Tortorelli aggiungendo che «mi pare che in pochi di quelli sull’Arca di Noè hanno finito per sopravvivere. Noi vogliamo essere quella parte veramente civica dello schieramento che prova a ridare fiducia anche a chi non è andato a votare e credo che proprio la spinta di un risultato come Matera 2019 dovrà essere quello stimolo necessario a tutta la città per uscire anche da quell’abitudine di delegare ad altri quello che si potrebbe fare». 

L’ultimo elemento fondamentale potrebbe essere una prospettiva di alleanze ancora aperta a cui “Osiamo” non chiude le porte. «Il sondaggio che abbiamo commissionato ad Antonio Noto ci dà avanti a tutti» ma altre novità potrebbero arrivare anche nei prossimi giorni è quanto sembra trapelare da alcuni accenti di Angelo Tortorelli. Le quattro liste in campo, l’accordo con Benedetto, un rafforzamento complessivo dello schieramento da gettare nella mischia elettorale sono gli elementi su cui Angelo Tortorelli e Nicola Benedetto scommette. Per un’azione sinergica di «due sindaci per la città».

 

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