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LA mitica dea bendata lo ha puntato tra le centinaia di highlander, che ancora si cimentano con il caro vecchio Totocalcio. Gli ha voluto così bene, da regalargli 50mila euro con una giocata da soli 2 euro e una schedina su cui nessun vecchio “lupo di bottega”, avrebbe mai scommesso un solo centesimo.
Eppure, l’ignoto materano, che passerà un Natale a 5 stelle, ci ha creduto, componendo quella colonna con tante X, consegnata sabato alla ricevitoria “Totocafè” di Anna Fabiano, in via San Pardo. «Un autentico bacio della fortuna. -commentano i titolari della ricevitoria- Questa per noi è la prima vincita con scarto così alto tra quota e montepremi».
Anna Fabiani ha preso in gestione il Totocafè sette anni fa, quando il Totocalcio andava ancora per la maggiore.
«In questi anni -raccontano ancora i titolari- da noi ci sono state altre vincite importanti, quasi tutte di cosiddetti sistemisti, ovvero gruppi di persone che si mettono insieme versando delle quote sul giocato in scommessa. Questo è l’unico 12 d’Italia, per giunta con una cifra investita irrisoria».
Alla nostra domanda sull’identità del fortunato, i titolari del Totocafè si trincerano dietro un religioso silenzio, ma qualcosa scappa: «Quando è venuto da noi con il tagliando vincente, che abbiamo verificato con l’ausilio dell’apposita macchinetta, il vincitore ci ha chiesto l’anonimato, perchè comunque la cifra è importante». Almeno si tratta di una persona bisognosa, o come spesso avviene, è piovuto ancora sul bagnato? Chiediamo curiosi. «Certamente non si tratta di una persona ricca -spiegano dal Totocafè- così come non si può dire sia un giocatore incallito, almeno nel nostro locale. E’ sposato con figli, e una situazione economica non rosea, quindi questa volta la fortuna è andata nel posto giusto, noi siamo contenti per lui». Questo caso, ci hanno spiegato i titolari della ricevitoria dello storico quartiere San Pardo, dimostra come spesso per essere fortunati, occorra non accanirsi, nè giocare con professionalità ed articolati sistemoni mangiasoldi; basta lanciarsi nella mischia anche con soli due euro, compilando una schedina fuori da ogni sensato pronostico, proprio come quella dell’operaio che ha vinto.
«Certo -chiariscono dal Totocafè- nessun giocatore esperto avrebbe mai scommesso su questa vincita, eppure è accaduto e per quanto ci risulta, è l’unica in tutta Italia».
Ora per il fortunato inizia la trafila di recupero della cifra, che non cambia la vita ma di certo la può aggiustare. Infatti, su questi 50.109 euro ci sarà un primo prelievo fiscale dello Stato, più un 6 per cento dovuto sui montepremi, che superano 500 euro. Il denaro si potrà ritirare solo direttamente alla sede centrale della Sisal, dove l’operaio materano dovrà recarsi munito del tagliando d’oro.
Poi si potrà godere le feste di Natale con la sua famiglia e ci si augura possa fare tanti regali ai suoi cari. Per gli scommettitori incalliti e gli “esperti della colonna 1×2”, non resta che invidiare questo fortunato dilettante allo sbaraglio.

a.corrado@luedi.it

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