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POTENZA – Tra un mese la scuola riapre e loro ancora non hanno percepito lo stipendio di maggio e giugno. Sono i lavoratori della Multiservice ed Ecclesia, impiegati nelle mense scolastiche, nell’ assistenza al trasporto scolastico e nell’assistenza ai disabili.
Circa 180, almeno 50 di loro sono a tempo indeterminato. Molti avanzano addirittura il Tfr e la mensilità di giugno dell’anno scolastico 2013/2014. Eppure dal Comune hanno fatto sapere ai lavoratori che i soldi necessari, circa 250.000 euro, sono già stati trasferiti all’azienda. Ma non è solo il mancato pagamento che preoccupa i lavoratori. La situazione del bando delle mense scolastiche, lasciato in eredità dall’uscente assessore comunale al ramo De Francesco, non ha subito variazioni. Al ribasso, ciò significa che resta l’ombra di quanto preannunciato: i tagli al personale. Sebbene vi sia esplicitato che «il concessionario si impegna ad applicare tutte le norme che disciplinano il cambio di gestione, idonee a garantire per quanto necessario la continuità del personale precedentemente assunto dall’impresa cessante», è anche scritto che «ove il nuovo sistema organizzativo non consentisse gli attuali livelli occupazionali l’impresa dovrà concordare, con le organizzazioni sindacali, secondo quanto prescritto dalla normativa e dai contratti collettivi nazionali di lavoro del settore vigenti, le modalità e i criteri per il passaggio parziale dei dipendenti». Da 72- questo il numero di addetti previsto dal bando – il numero potrebbe scendere ulteriormente.
Il bando, inoltre, riguarda esclusivamente la mensa scolastica e tralascia quei servizi essenziali che nella precedente amministrazione venivano inclusi nell’unica dicitura di “mense scolastiche e servizi integrati”. Parliamo di assistenza sul pulmino scolastico e assistenza ai disabili.
A oggi, a 30 giorni dalla riapertura delle scuole, del bando per questi servizi nemmeno l’ombra. Tenendo conto dei tempi burocratici necessari per la sua scrittura e pubblicazione, è davvero difficile credere che possa sbucare a breve da qualche parte.
Nè c’è alcun documento, delibera o altro, che attesti la volontà dell’amministrazione a voler continuare il servizio e in quale forma. Con l’approvazione del Salva Potenza, per i lavoratori l’amministrazione non ha più scuse, almeno per quanto concerne la questione risorse, rispetto alle quali voci di corridoio parlano della disponibilità di 700.000 euro per il servizio. Se poi la questione riguarda altro, come la prosecuzione progettuale dell’ex assessore, che voleva affidare il servizio al personale Ata già presente nelle scuole per quanto riguarda l’assistenza ai disabili, cercando un accordo con il Miur, i lavoratori ritengano sia arrivato il momento di esserne messi al corrente. Vogliono chiarezza. Non ci sarebbero vacanze che tengano per la garanzia di servizi che riguardano l’intera comunità, al pari dei trasporti. Per i lavoratori è impensabile, dunque, che a oggi non ci sia alcuna programmazione a riguardo.

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