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Cinquanta le ordinanze di custodia cautelare in carcere, emesse dal gip di Napoli su richiesta della Direzione distrettuale antimafia partenopea, eseguite da carabinieri e polizia, nell’operazione congiunta contro due clan che si contendono i traffici illeciti del rione Forcella, in particolare, quello lo spaccio di droga. I militari dell’ Arma ne hanno effettuato 36 mentre, le altre 14 sono state eseguite dai poliziotti. Tra i nomi degli arrestati, personaggi di spicco ed affiliati della malavita organizzata del popoloso rione del centro storico; tra i destinatari della misura cautelare c’era anche Gianmarco Lambiase, il ventunenne pregiudicato ucciso domenica sera da un sicario all’interno di un circolo ricreativo di Ponticelli, dove il giovane si era recato per giocare a carte. Il Lambiase, infatti, era ritenuto affiliato al gruppo criminale dei Del Prete, vicino alla cosca dei Mazzarella, che si contrappone al cartello Ferraiuolo-Stolder. Il giovane avrebbe fatto parte del gruppo di fuoco della cosca gia’ dall’eta’ di 10 anni. Un primo avvertimento nei suoi confronti c’era stato qualche giorno prima dell’agguato consumato l’altro ieri sera nel locale di via Bronzi di Riace. Diversi colpi di pistola erano stati esplosi contro l’abitazione di Vincenzo Lambiase, il padre, con cui la vittima viveva. Proiettili che ruppero i vetri di una finestra, senza provocare feriti. Circostanza che avrebbe spinto il giovane ad allontanarsi da casa, frequentando negli ultimi giorni il quartiere Ponticelli. Dove il killer lo ha intercettato uccidendolo. Le accuse nei confronti degli arrestati sono di associazione di tipo mafioso, associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti, omicidio, estorsione, porto e detenzione di armi comuni e da guerra. All’operazione hanno preso parte carabinieri del Nucleo Investigativo ed agenti della Squadra Mobile della questura di Napoli.

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