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Tragedia ieri pomeriggio a contrada Pianette di Montalto Uffugo (Cs). A seguito di un incidente stradale, hanno perso la vita i montaltesi Renato De Biase, elettricista di ventisei anni, e il 45enne Alessandro Molinaro, detto Santo, meccanico, sposato e padre di due figli. Erano le sedici e trenta quando i due uomini di Montalto transitavano lungo il rettilineo di contrada Pianette di Montalto, a bordo di una moro di grossa cilindrata, una “Ducati Monster 750” di colore bianco, guidata da Alessandro Molinaro. Da una prima e parziale ricostruzione dei fatti, risulterebbe che Molinaro, nel tentativo di superare una Volkswagen Golf di colore blu notte, guidata da un uomo di mezza età originario del comune di Lattarico, abbia toccato la fiancata della vettura e perso il controllo della moto.
Il primo ad cadere dalla moto è stato il giovane Renato De Biase, venti metri più avanti è caduto Alessandro Molinaro. La moto, senza più alcun controllo, ha proseguito una corsa folle fermandosi a più di cento metri dai due giovani di Montalto. Immediatamente è scattato l’allarme e nel giro di poco tempo sul posto sono giunti i sanitari del 118 dell’ospedale civile di Cosenza e un’eliambulanza, ma per i due non c’è stato nulla da fare.
I medici hanno provato la rianimazione sul posto, ma dopo alcuni tentativi hanno dovuto constatare la morte di Renato De Biase e di Alessandro Molinaro, avvenuta presumibilmente sul colpo. Sul posto sono giunti anche la polizia municipale e i carabinieri del comando stazione di Montalto che hanno effettuato i rilievi, fondamentali per accertare la dinamica dell’incidente. Nel giro di qualche minuto, il rettilineo di contrada Pianette di Montalto, è stato affollato da centinaia di persone e dai parenti delle due vittime dell’incidente. Il corpo di Alessandro Molinaro è finito a pochi metri dalla propria casa sotto gli occhi terrorizzati dei familiari. Entrambi i corpi sono rimasti per strada per ore, fino alle venti, quando il medico legale ha predisposto il trasferimento delle salme presso l’obitorio dell’annunziata di Cosenza. I parenti sono rimasti sul rettilineo di contrada Pianette, accanto ai corpi senza vita dei loro congiunti, coperti da un lenzuolo. Le grida laceranti di dolore hanno presto lasciato il posto ad una compostezza dignitosa, mista ad un senso di incredulità.

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